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Tra le mura di casa, in attesa di capire, conoscere, sapere. Eventualmente, rispondere. Alla fine, è successo di tutto ma in realtà non la roba più grossa, e cioè l'esonero: Allegri è ancora l'allenatore della Juventus ed è il 17 maggio del 2024. 

E' ancora a Torino, Max, dove ha fatto ritorno ieri mattina con la squadra e dove ha sbollito larabbia di una giornata verosimilmente passata al telefono, seguendo il rumore (neanche troppo di fondo) di ciò che accadeva dall'altra parte della città, lì dove gli uffici sono tornati a ripopolarsi. 


La giornata di Allegri


Il campo no, era vuoto: i giocatori si ritroveranno soltanto questa mattina per la seduta di allenamento. Allegri ci sarà? Da contratto - a proposito di 'giusta causa' -, è lecito dubitarne, altrettanto lecito aspettarselo a dirigere i suoi ragazzi. 

Ad ogni modo, se in queste ore l'ufficio legale è stato parecchio impegnato, la Juve ha solo abbozzato idee per le ultime due partite (ininfluenti) da disputare. Si è parlato di Montero, si è fatto il nome di vecchie leggende, persino di un gioco di scacchi interno per arrivare a dama, e cioè a una guida tecnica. Nulla di chiaro. Niente di sicuro. Anzi, solo una certezza: Max non finirà la stagione al timone della stessa squadra che mercoledì lo portava in trionfo. L'epilogo più assurdo, per un ciclo che normale non lo è stato davvero mai. Nel bene. Nel male.

 

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