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Voluto, atteso e quasi sfumato. Ma alla fine ottenuto: la Juventus accontenta Massimiliano Allegri e riesce a chiudere per Leandro Paredes a poche ore dalla chiusura del mercato. Accordo quasi sul gong con il Paris Saint-Germain, per un prestito con diritto - che potrebbe diventare obbligo - su una base di 15 più 5 milioni di bonus. L'allenatore bianconero ha così il suo regista: non lo è mai stato Arthur, fuori dal progetto da tempo, non lo è stato Locatelli, utilizzato lì in mezzo solo in mancanza di un'alternativa.

IL REGISTA - Ora l'alternativa c'è e ha il compito di portare ordine e geometrie lì in mezzo, restituendo lo stesso Locatelli al più congeniale ruolo di mezz'ala, in cui si alterneranno anche Miretti, Rabiot e chissà, forse anche McKennie e Fagioli, in attesa del rientro di Paul Pogba. L'acquisto di Paredes è più di un indizio: si vira verso il 4-3-3, con un regista e due mezzali per innescare il tridente offensivo che presto ritroverà Di Maria, che ha in Kostic e Cuadrado le altre frecce al proprio arco per accendere Dusan Vlahovic. Con Kean e Milik come alternative. 

L'ULTIMA CARTA - A Paredes, dunque, le chiavi di un gioco che negli auspici sarà più di qualità: l'argentino sa giocare nello stretto, ma anche verticalizzare. Quando la Juventus avrà in campo lui e Bonucci, le soluzioni non dovrebbero mancare. Insomma, Max ha tutte le carte in mano: sta a lui, ora, pescare il mazzo vincente.