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Max Allegri un nome l'aveva fatto: Luis Suarez. La sua carta da giocarsi per sostituire Alvaro Morata, che sembra aver già le valigie e i biglietti fatti per Barcellona. Non se ne andrà finché la Juve non troverà un sostituto liberandolo: a Morata è stato fatto capire chiaramente che fino a quando non ci sarà un nuovo 9 dovrà restare al suo posto, anche se magari ne avrà molta voglia. E un sostituto non è semplice da trovare, anzi. L'uomo giusto può arrivare solo alle proprie condizioni, con Arrivabene come garante della nuova linea bianconera, perciò in prestito fino al termine della stagione senza alcun obbligo di riscatto e deve essere un upgrade.

IL RETROSCENA - L'uomo giusto ci sarebbe anche stato secondo Allegri, c'è un giocatore che avrebbe messo tutti d'accordo: è Luis Suarez. Ma questa volta il Pistolero ha detto no, un anno o poco più dopo quel sì spazzato via dallo status di extracomunitario che ha dato il via all'esame farsa presso l'Università degli Stranieri di Perugia con tutte le scorie del caso, spiega il Corriere dello Sport.  Suarez sarebbe stato perfetto per Allegri e la sua Juve da ogni punto di vista: tecnico, tattico, di mentalità, soprattutto perché la sua avventura all'Atletico Madrid si avvicina ai titoli di coda e un accordo per sei mesi sarebbe stato anche possibile da trovare. Ma il treno bianconero è ormai passato per Suarez e lui sembra ormai pronto a provare il salto nella Mls. Come riporta ancora il Corriere, non avrebbero invece avuto un peso particolare in questa decisione le inevitabili polemiche legate al passaporto e all'esame farsa, sarebbero state un fastidio o poco più per uno come Suarez che in carriera ne ha viste e vissute di ogni tipo. Resta il fatto che ancora oggi proprio lui sarebbe stato quello giusto per la Juve e soprattutto per Allegri, ma il «no» questa volta è arrivato da lui.