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La vittoria contro il Cagliari ha certificato due aspetti; il primo è che la Juve resta in piena lotta scudetto e il secondo riguarda i problemi in mezzo al campo, a livello numerico e qualitativo. Un'emergenza resa ancora più grande ieri sera per la squalifica di Rabiot ma che comunque resta anche con la presenza del francese.

Per fare un primo vero bilancio, Allegri ha fatto riferimento alle prossime sette partite, che chiuderanno il girone di andata. Il vero conto alla rovescia in casa Juve però è un altro. La data chiave è il due gennaio, ovvero quando riaprirà il mercato. Per arrivare a quel giorno ci sono ancora sei gare dei bianconeri. Difficile ipotizzare se subito nei primi giorni della sessione invernale la Juve chiuderà qualche colpo, la certezza però è che qualcuno arriverà.

"In questo momento bisogna concentrarsi sulla squadra, credo sia una mancanza di rispetto parlare di altro", ha risposto Allegri a chi gli chiedeva del mercato. Parole per proteggere i giocatori e mostrare la fiducia nei loro confronti. Il mercato però è una necessità per questa squadra, soprattutto se continuerà a stare così in alto in classifica.

Giuntoli lo sa e infatti si sta muovendo insieme a Manna e il reparto scouting. La priorità è il centrocampista; la partita con il Cagliari lo dimostra ancora di più. De Paul è il preferito di Allegri ma non semplice da raggiungere se l'Atletico Madrid non andrà incontro alla Juve. Samardzic una concreta tentazione visto che su questo fronte ci sono stati i dialoghi più approfonditi. Kalvin Phillips e Hojbjerg le piste estere; con il primo che non convince del tutto per ciò che sta cercando la Juve ma che rappresenta in prestito un'occasione di mercato a costi sostenibili.