In occasione di questo significativo evento, il tecnico della Juve ha rilasciato un'intervista approfondita ai canali ufficiali del club, in cui ha ripercorso le tappe più importanti della sua avventura a Torino.
"Buffon diceva sempre una cosa, che credo fosse giusta e ogni tanto la ripeto alla squadra nel corso degli anni e soprattutto da quando sono tornato. C'erano delle partite dove non si doveva giocare ma si doveva vincere. Da lui ho imparato molto e l'ho ammirato come grande portiere. Come dico sempre per vincere trofei ci sono il 70/80% di partite che non si giocano ma si vincono. Gli scontri diretti vanno giocati. Io mi sono battuto tanto quando ho sentito dire che la Juventus ha perso 7 finali, no la Juventus ha giocato 9 finali. È come giocare 9 finali del Superbowl, ha partecipato a 9 eventi mondiali questa è la cosa più importante. Poi se fossimo riusciti a vincere le due finali che abbiamo giocato sarebbe stato meraviglioso. Ma quando ricordi quei momenti e quando riguardo quelle partite lì, il fatto di essere presente a quell'evento li vuol dire che hai fatto il massimo e che sei una persona fortunata perché viviamo per giocare quelle partite e per quegli eventi che ti danno un'adrenalina pazzesca e non c'è nessun'altra partita al mondo che te la può dare, almeno che tu giochi una finale di Coppa del mondo".