Juventus, le parole di Allegri a Mediaset
IL GESTO A GIUNTOLI? - "Niente perché stavo festeggiando con la squadra e la curva, non ho detto niente, rispetto molto la società, alla Juventus conta vincere, il resto non conta niente. Volevo festeggiare con i ragazzi che hanno fatto una stagione straordinaria nonostante non abbiano lottato."
SUL FUTURO - "Se non sarò l'allenatore della Juventus lascio una Juve che ha vinto. Se non sarò perché tutti mi danno fuori. Io come mi vedo, non vedo niente"
SULLA FINALE - "Queste partite sono pesanti, i ragazzi si sono dimostrati molto bravi, molto contento per loro."
NICOLUSSI CAVIGLIA - "E' un ragazzo intelligente, l'ho usato poco, forse potevo usarlo di più ma quando è stato chiamato in causa si è messo a disposizione." TUTTO CIO' CHE C'ERA DA FARE... - "Passati tre mesi duri, la Juventus è una società importante, la palla diventa di piombo. I ragazzi sono stati bravi e abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare, andare in Champions e giocare la finale di Coppa Italia, i ragazzi sono stati bravi a vincerla poi. Quando sei in un grande club e alla Juve in particolare, le critiche ti arrivano addosso, questi mesi saranno importanti per l'esperienza."
8 ANNI ALLA JUVE - "E' una questione di rispetto, comportamenti e valutazioni. Io sono abbastanza realista nelle cose e sono molto contento di far parte di questa gloriosa società. E' l'ottavo anno, devo solo ringraziare perché mi hanno dato l'opportunità di vincere tanti trofei. Da domani la Juve si deve preparare di nuovo per vincere."
LA SOCIETA' DECIDERA' - "Il futuro credo che sia diritto della società decidere se tenere un allenatore o cambiarlo. Per me era una serata importante perché giocare le finali è sempre un bell'evento. Ho avuto la fortuna di giocarne parecchie. I tifosi sono stati meraviglioso, mi sono divertito. Si vive per vivere questi eventi e spero di viverne altri nella mia carriera. "