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Allegri, a DAZN, parla così dopo Empoli-Juve. 

IL CROLLO - "Racchiudere la stagione in una serata credo sia riduttivo. Non dobbiamo trovare alibi e scuse, siamo la Juventus. Siamo abituati a vincere e subire, abbiamo due partite da giocare, 6 punti in palio e c'è il Milan. Situazione strana, a 10 minuti dall'inizio c'è stata la sentenza. Eravamo partiti bene, potevamo far gol, abbiamo preso gol su rigore, poi un altro. Potevamo accorciare a fine primo tempo, a 20 secondi dalla ripresa abbiamo avuto una bella palla... Ma non giustifica il crollo mentale. Si può parlare di tante cose, ma bisogna stare zitti e accettare la classifica. Da che eravamo secondi, e i punti restano fatti, siamo stati 10 punti sotto e avevamo la possibilità di giocarci col Milan l'entrata in Champions. E' andata così, niente da rimproverare ai ragazzi, non era facile e non lo sarà in 10 giorni. Il rimbalzo c'è. Da Siviglia, i 10 punti, durante la stagione abbiamo avuto l'altalena... Non sono giustificazioni, ma è una situazione anomala. E la squadra ha fatto 69 punti".

BILANCIO - "I ragazzi hanno fatto tutto. Coi se e coi ma non si va da nessuna parte, stasera potevamo giocarci col Milan l'entrata in Champions. Ma è da gennaio che facciamo queste partite. Da Siviglia vieni eliminato ai supplementari e hai un crollo normale. Bisogna riposare 1-2 giorni, poi sarà dura. Bisogna fare 6 punti per raggiungere chi ci sta davanti. E fare i punti per rimanere secondi, perché lo siamo. Impossibile dire altro. I ragazzi hanno fatto il massimo, la squadra è stata troppo brava. E mancano 10 giorni, che saranno pesanti perché le energie vengono a mancare in una situazione surreale".

GLI ERRORI - "L'aspetto psicologico è fondamentale. Un quarto d'ora prima eravamo secondi, poi siamo a 59 punti. Si può dire tutto e accetto tutte le critiche, che vanno fatte. Ma un conto è giocare da secondo e hai 5 punti sul Milan quinto, vinci e hai 2 risultati su 3 anche col Milan. Devi vincere l'ennesima partita per rincorrere di nuovo perché ci rischiacciano sotto una volta messa la testa di fuori? Dopo giovedì era normale, i ragazzi erano vuoti, io ero preoccupato. Non sono giustificazioni. Ma un po' di attenuanti vanno dati".

RIMANERE - "Credo che bisogna parlare con la società, sapere dove si gioca. Se si dovesse arrivare in Europa League, se ce la faranno giocare o meno. Da lì si parte. Purtroppo bisogna accettare la realtà. Se saremo fuori da tutto, faremo un programma senza vendere cose che non si possono vendere. Non si può dire che la Juve potrà subito tornare a vincere, è normale. Poi magari ci riusciremo, ma bisogna essere allineati. Abbandonare la Juve sarebbe da vigliacchi, sono molto deluso, avevamo una possibilità. Ma è stato tutto un rincorrere, alla squadra non si può dire niente. Poi il calcio... Traversa di Milik, la palla giusta di Vlahovic, l'errore e il 3-1. In questo momento bisogna stare fermi e zitti, nel calcio conta vincere. Ma siamo secondi in classifica sul campo. Poi si poteva fare meglio, non siamo robot, trovarsi a 59 non era facile. Accettiamo tutto. Non da allenatore, ma da persona: che finisca questa storia. E' uno stillicidio. Decidano la Juve dove deve stare...Vengo criticato ed è tutto, è uno stillicidio. Mancanza di rispetto verso tutte le persone che lavorano. E' incredibile, è incredibile. A questo punto basta, eh!". 

RIPARTIRE - "La luce dopo tanto buio deve esserci. Prima di stasera eravamo la seconda difesa, stasera poi presi 4 gol. Quest'anno ci mancano un po' di gol davanti, nel senso che abbiamo avuto poca percentuale realizzativa. Ma ci sta in alcune annate. La Juventus si è sempre rialzata per preparare l'anno prossimo. Speriamo di ripartire che non ci saranno queste problematiche, altrimenti è una roba che ti butta fuori di testa. Non so come siamo arrivati qui, sembro impermeabile ma a livello psicologico è allucinante. Era meglio se veniva definita 2 mesi fa, sapevamo di che morte morire e lavoravamo in un certo modo. Uno stillicidio". 

CHIESA - "L'avevo detto quand'era rientrato, sembra che ce l'abbia con un giocatore... Sono i tempi di recupero di chi è stato fuori 10 mesi. Ha fatto bene e meno bene, ma bisogna essere lucidi e finire il campionato al meglio. Ora bisogna riposare perché è stata una bella mazzata".