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Sette partite in 23 giorni tra campionato e Champions. Massimiliano Allegri, che sarà privo di 16 giocatori convocati in Nazionale (compreso Kean) guiderà da oggi una squadra con pochissimi superstiti alla Continassa: Rabiot, De Sciglio, Rugani, Pellegrini, Perin, Pinsoglio, più gli infortunati Ramsey, Kaio Jorge e Arthur. Questa è la squadra che preparerà Napoli-Juve dell’11 settembre tra rischi e problemi. Il nodo più grande è quello legato ai sudamericani, che torneranno solo all'ultimo: Max, riporta Tuttosport, "è deciso e nessuno dei nazionali sudamericani sarà in campo allo stadio Maradona, tre giorni dopo comincia la Champions a Malmoe, troppi rischi". E dovrà inventarsi qualcosa nel mezzo del caos. Quale sarà la probabile formazione anti-Napoli? Szczesny, De Ligt, Bonucci, Chiellini, Chiesa, Rabiot, Locatelli, Bernardeschi, De Sciglio, Morata e Kean. 

Dybala, come gli altri sudamericani, affronterebbe la Bolivia al Monumental di Buenos Aires all’1.30 del mattino del 10 e poche ore dopo la Juve sarà già in viaggio verso Napoli. Il che rende praticamente impossibile averli a disposizione. Una lotta è in atto con tante istituzioni coinvolte a livello internazionale e con le posizioni anti-Fifa espresse con forza dalla Premier e dalla Liga. Ma il Tas di Losanna è stato chiaro: i giocatori devono partire. E ora? In Spagna si vocifera che le partite delle squadre coinvolte nel caos sudamericani possano subire un rinvio. Perché l'altro rischio è quello della quarantena per chi proviene dai paesi a rischio. La Juve ha lasciato partire i sudamericani e McKennie senza dare particolari istruzioni, semmai ci si aggiornerà in corso d’opera. Ma l’interrogativo rimane: che faranno al ritorno in Italia? Si aspetta di chiarire il decreto.