Alle altre squadre non è capitato, ai bianconeri sì. Le cause possono essere molteplici. Cominciamo da Pogba. Già prima di arrivare aveva giocato relativamente poco, a causa di infortuni e il problema al ginocchio pare che se lo trascinasse da tempo. Ora ha deciso di continuare a trascinarselo, con una buona dose di rischio calcolato, per riuscire a giocare i mondiali. Poi si vedrà. La decisione è stata presa dal giocatore sentendo il proprio fisioterapista ombra col parere contrario di tutti gli specialisti medici che avevano raccomandato l’intervento chirurgico. La decisione politica, per altro non sembra del tutto sicura: ce la farà, con la terapia riabilitativa, a giocare discretamente? E per quanto tempo? Dopo i mondiali, campionato e coppe finite? Si dice che alcuni giocatori, in condizioni gravi, senza intervento, con la sola terapia riabilitativa ce l’abbiano fatta. Intanto andrebbero valutate le diverse patologie e considerate le percentuali di guarigione. Comunque un pezzo grosso del mercato juventino è a rischio. Di Maria s’è infortunato alla prima di campionato. Szczesny, in amichevole, McKennie in allenamento, Arthur ha problemi alla caviglia, Akè si è rotto il perone (ma per incidente di gioco contro il Real), De Sciglio s’è infortunato (solito adduttore) a metà luglio in amichevole. Sembra che la Juve, nell’ultima fase del mercato, compri giocatori per rimpiazzare in fretta quelli che s’infortunano a ripetizione. Ci si domanda di chi siano le responsabilità. Nell’ ordine: forse la tournée USA ha permesso di racimolare soldi, ma non di allenarsi seriamente e i cosiddetti “carichi”( i giocatori dicono in continuazione “stiamo scontando i carichi”) sono stati concentrati a ridosso delle partite ufficiali. Seconda ipotesi: Allegri “rischia” i giocatori che hanno problemi (vedi Di Maria). Terza ipotesi: la preparazione atletica. Il responsabile è Simone Folletti, fedelissimo dell’allenatore labronico. Dopo Spal, Cagliari, Milan è approdato alla Juventus degli ultimi scudetti a ripetizione. Ha vinto per 4 volte consecutive il Cronometro d’oro ovvero il Campionato dei preparatori.
Alla Juve gli infortuni, alle altre no: tournée, scelte di Allegri, Folletti, dove sono le responsabilità
Non ci vuole un algoritmo: la Juve tra amichevoli e campionato, ha perso almeno un giocatore per infortunio. Non traumi per contatto o gioco duro, piuttosto adduttori, lussazioni, affaticamenti. I tifosi sono infuriati o felici (dipende da che parte si sta e quelli contro in Italia sono la maggioranza).
Alle altre squadre non è capitato, ai bianconeri sì. Le cause possono essere molteplici. Cominciamo da Pogba. Già prima di arrivare aveva giocato relativamente poco, a causa di infortuni e il problema al ginocchio pare che se lo trascinasse da tempo. Ora ha deciso di continuare a trascinarselo, con una buona dose di rischio calcolato, per riuscire a giocare i mondiali. Poi si vedrà. La decisione è stata presa dal giocatore sentendo il proprio fisioterapista ombra col parere contrario di tutti gli specialisti medici che avevano raccomandato l’intervento chirurgico. La decisione politica, per altro non sembra del tutto sicura: ce la farà, con la terapia riabilitativa, a giocare discretamente? E per quanto tempo? Dopo i mondiali, campionato e coppe finite? Si dice che alcuni giocatori, in condizioni gravi, senza intervento, con la sola terapia riabilitativa ce l’abbiano fatta. Intanto andrebbero valutate le diverse patologie e considerate le percentuali di guarigione. Comunque un pezzo grosso del mercato juventino è a rischio. Di Maria s’è infortunato alla prima di campionato. Szczesny, in amichevole, McKennie in allenamento, Arthur ha problemi alla caviglia, Akè si è rotto il perone (ma per incidente di gioco contro il Real), De Sciglio s’è infortunato (solito adduttore) a metà luglio in amichevole. Sembra che la Juve, nell’ultima fase del mercato, compri giocatori per rimpiazzare in fretta quelli che s’infortunano a ripetizione. Ci si domanda di chi siano le responsabilità. Nell’ ordine: forse la tournée USA ha permesso di racimolare soldi, ma non di allenarsi seriamente e i cosiddetti “carichi”( i giocatori dicono in continuazione “stiamo scontando i carichi”) sono stati concentrati a ridosso delle partite ufficiali. Seconda ipotesi: Allegri “rischia” i giocatori che hanno problemi (vedi Di Maria). Terza ipotesi: la preparazione atletica. Il responsabile è Simone Folletti, fedelissimo dell’allenatore labronico. Dopo Spal, Cagliari, Milan è approdato alla Juventus degli ultimi scudetti a ripetizione. Ha vinto per 4 volte consecutive il Cronometro d’oro ovvero il Campionato dei preparatori.
Alle altre squadre non è capitato, ai bianconeri sì. Le cause possono essere molteplici. Cominciamo da Pogba. Già prima di arrivare aveva giocato relativamente poco, a causa di infortuni e il problema al ginocchio pare che se lo trascinasse da tempo. Ora ha deciso di continuare a trascinarselo, con una buona dose di rischio calcolato, per riuscire a giocare i mondiali. Poi si vedrà. La decisione è stata presa dal giocatore sentendo il proprio fisioterapista ombra col parere contrario di tutti gli specialisti medici che avevano raccomandato l’intervento chirurgico. La decisione politica, per altro non sembra del tutto sicura: ce la farà, con la terapia riabilitativa, a giocare discretamente? E per quanto tempo? Dopo i mondiali, campionato e coppe finite? Si dice che alcuni giocatori, in condizioni gravi, senza intervento, con la sola terapia riabilitativa ce l’abbiano fatta. Intanto andrebbero valutate le diverse patologie e considerate le percentuali di guarigione. Comunque un pezzo grosso del mercato juventino è a rischio. Di Maria s’è infortunato alla prima di campionato. Szczesny, in amichevole, McKennie in allenamento, Arthur ha problemi alla caviglia, Akè si è rotto il perone (ma per incidente di gioco contro il Real), De Sciglio s’è infortunato (solito adduttore) a metà luglio in amichevole. Sembra che la Juve, nell’ultima fase del mercato, compri giocatori per rimpiazzare in fretta quelli che s’infortunano a ripetizione. Ci si domanda di chi siano le responsabilità. Nell’ ordine: forse la tournée USA ha permesso di racimolare soldi, ma non di allenarsi seriamente e i cosiddetti “carichi”( i giocatori dicono in continuazione “stiamo scontando i carichi”) sono stati concentrati a ridosso delle partite ufficiali. Seconda ipotesi: Allegri “rischia” i giocatori che hanno problemi (vedi Di Maria). Terza ipotesi: la preparazione atletica. Il responsabile è Simone Folletti, fedelissimo dell’allenatore labronico. Dopo Spal, Cagliari, Milan è approdato alla Juventus degli ultimi scudetti a ripetizione. Ha vinto per 4 volte consecutive il Cronometro d’oro ovvero il Campionato dei preparatori.