In caso di inibizione temporanea: “i soggetti colpiti da tale inibizione possono svolgere, nel periodo in cui la sanzione viene scontata, attività amministrativa nell’ambito delle proprie società nonché partecipare e rappresentare, anche con l’esercizio del diritto di voto, la propria società nelle assemblee della lega di competenza relativamente a questioni di natura patrimoniale poste all’ordine del giorno della assemblea. La sanzione della inibizione non può superare la durata di cinque anni”.
E ancora: “comporta in ogni caso:
il divieto di rappresentare la società di appartenenza in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale;
- il divieto di partecipare a qualsiasi attività degli organi federali;
- il divieto di accesso agli spogliatoi e ai locali annessi, in occasione di manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, nell’ambito della FIGC con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA;
- il divieto di partecipare a riunioni con tesserati o con agenti sportivi“
Andrea Agnelli e tutti gli altri dirigenti coinvolti avrebbero quindi il divieto di svolgere la propria attività ufficiale in qualsiasi circostanza, di campo o di mercato.