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Lontani dai riflettori, in una domenica che non sarà di calcio ma può comunque risultare decisiva. Per cosa? Ecco, questo si capirà solo strada facendo. Intanto, a Firenze, in un albergo in pieno centro città, Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis s'incontrano per una chiacchierata formale. Sul tavolo, potenzialmente di tutto. A partire dalla data di recupero di Juve-Napoli - che rischia di slittare al mese di maggio -, proseguendo sui diritti tv e concludendo con le solite idee di mercato: ci sono Llorente e Milik in uscita da Castel Volturno, e i bianconeri non vogliono replicare il tira e molla estivo.

MESI DIFFICILI - Si muovono i 'big', dunque, e lo fanno senza scorta o direttori al seguito. Si muovono i big e proveranno a trovare una via di mezzo, un punto d'incontro dopo mesi non semplici. Anche mediaticamente. La sentenza del Collegio di Garanzia, che ha accolto il ricorso del Napoli contro la FIGC e le sentenze che infliggevano lo 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione al club partenopeo per non essersi presentato a Torino, ha imposto una riflessione da ambo le parti. La Juve, pur non essendosi schierata formalmente contro il club di De Laurentiis, ne ha indirettamente condannato l'atteggiamento, evidenziando la validità e la superiorità del protocollo. Non è servito ai fini della sentenza, nonostante le motivazioni di primo e secondo grado di giustizia sportiva. 

SUL TAVOLO - L'incontro fiorentino, in questo senso, magari servirà a stemperare la tensione accumulata tra le parti, a venirsi incontro dal punto di vista strettamente politico. Da sempre, Agnelli e De Laurentiis sono rappresentanti di due blocchi distinti - non per questo contrapposti - della governance FIGC. A breve ci sarà da decidere il futuro dei diritti TV per la Serie A, il bando è in uscita nel mese di gennaio. E l'obiettivo è fissato da tempo: 1,15 miliardi di ricavi dalla vendita del campionato sul mercato nazionale.

E IL MERCATO? - Giochi di diplomazia, l'unità d'intenti come fine ultimo necessario. Per crescere e non perdere ulteriore terreno nei confronti dei competitor. Oh, poi magari circolerà qualche nome, perché la chiacchiera di mercato non è mai da escludere. Da Milik a Llorente, la Juve continua a vedere Napoli come l'isola dei centravanti perduti ma non per questo da buttare. Anzi. E se per il primo resiste una richiesta da 18 milioni nonostante gli ultimi sei mesi di contratto, per lo spagnolo si tratterebbe di un ritorno a costo zero.