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Andrea Agnelli-Massimiliano Allegri. Un sodalizio che i tifosi della Juventus hanno imparato a conoscere, amare nel momento delle vittorie, guardare con più sospetto ora che i risultati non arrivano. Uno è un rampollo di una delle famiglie più importanti della storia italiana, l’altro arriva dal gabbione di Livorno e dalla strada si è fatto spazio nel calcio che conta, soprattutto nelle vesti di allenatore. In casa bianconera hanno trovato un punto d’incontro, un rapporto lavorativo che poi si è trasformato in amicizia.
 
A richiamare il tecnico livornese è stato proprio il numero uno della Vecchia Signora, come ricorda calciomercato.com: “la staffetta con Maurizio Sarri non è mai stata realmente condivisa da Agnelli. Che pure un anno dopo avrebbe preferito confermare il piano di lancio del progetto Andrea Pirlo: prima l'Under 23, poi al momento giusto la Juve vera. Lui, il presidente bianconero, quell'8 agosto 2020 oltre ad esonerare Sarri avrebbe già richiamato Allegri, incompatibile però con Paratici che ha chiesto e ottenuto un'ultima occasione. Fallita l'operazione Pirlo, nessun rinnovo per Paratici, ritorno al passato con un anno di ritardo: richiamato Allegri appena in tempo per strapparlo al Real Madrid, contratto senza precedenti da 4 anni con maxi-ingaggio (7 milioni netti più bonus) e sostanziale carta bianca. Mossa, questa sì, fortemente voluta da Agnelli”.
 
In tutto questo, in virtù anche di quanto precedentemente scritto, fa rumore il silenzio del presidente nel momento di maggiore crisi della sua squadra. Anche sui social i tifosi si interrogano: dov’è Agnelli? Racconta ancora calciomercato.com: “Quindi, Agnelli dov'è? È in una fase di riflessione e di osservazione. L'attuale momento non gli piace per niente, gli zero punti in Champions anche meno, andando via via più giù si arriva anche al caso delle confessioni al Corriere della Sera proprio ora che si dovrebbe solo “stare zitti e lavorare” per dirla alla MaxAgnelli è in una posizione scomoda, perché se Allegri non fosse blindato da quel contratto che lo rende intoccabile e che è frutto di una sua scelta, ora la Juve avrebbe con ogni probabilità già un altro allenatore. Ed è anche messo sulla graticola dai tifosi, che lo vorrebbero presente davvero anche nei loro confronti, a parlare dopo una sconfitta come quella col Benfica o con il Monza, ma anche come col Villarreal o il Porto: l'ultima volta che in un post-partita Agnelli ci ha messo la faccia è stata contro il Lione per dare sostanzialmente il benservito a Sarri, eccezion fatta per l'episodio della partita non disputata con il Napoli poche settimane dopo. I tifosi lo avrebbero voluto vedere e sentire anche dopo la Salernitana, per chiedere rispetto e far sentire la propria voce dopo un'autentica ingiustizia. Servirebbe un segnale, un messaggio, una decisione. Perché qualcosa va fatto, qualcosa va detto. Anche fuori dalle mura della Continassa, il popolo bianconero lo chiede a gran voce”.