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Come da protocollo, oggi le delegazioni di Juventus e Paris Saint-Germain – guidate da Agnelli e Al-Khelaifi - si incontreranno in un ristorante di lusso della capitale francese per pranzare insieme prima di calarsi nell’atmosfera del big match di Champions League. Come racconta Tuttosport, però: “Difficilmente verrà ricordato come un pranzo di gioiosa distensione”.
 
I due erano soliti sedersi alla stessa tavola e, tra un piatto e l’altro, discutere del futuro del business calcio. Poi la rottura: da una parte la Superlega, dall’altra la strenua difesa del modello Uefa e una partnership con Ceferin che si è rinsaldata sempre più. Si parlerà anche di questi temi a pranzo? “Nessuno si aspetti un litigio fra i due. Difficile anche ipotizzare che si mettano a parlare di Super League”.
 
Certo è che l’elefante nella stanza farà fatica a non farsi notare tra la cristalleria e lo staff del ristorante dove le delegazioni pranzeranno insieme. Non ci sono dubbi, invece, che la Superlega sarà argomento di discussione alla Corte di Giustizia Europea: “che nel corso dei prossimi quattro mesi potrebbe cambiare in modo radicale il calcio europeo, smontando l’attuale sistema Uefa. Oppure potrebbe lasciarlo così com’è, considerando il monopolio di Nyon benefico per il movimento. Qualunque sia il risultato, la sfida fra Agnelli e Al-Khelaifi o, meglio fra i due modelli che rappresentano, non si disputerà stasera sul campo, ma a metà dicembre in Lussemburgo. Oggi sarà solo il risultato un curioso incrocio del sorteggio. E un pranzo di Champions meno informale e divertente di altri”.