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Il presidente della Juve Andrea Agnelli è intervenuto intorno alle 18.30 di oggi al Financial Times Forum di Londra. Ecco le sue parole, nella giornata che ha visto rincorrersi numerose indiscrezioni sul possibile rilancio del progetto - in una nuova versione - della Superlega.

SISTEMA CALCIO - "Il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme. Prima di tutto dico che non accetterò domande su Tebas perchè le sue parole ("mentono più di Putin",ndr.), parlano da sole".

SUPERLEGA - "Perché ha fallito? Non ha fallito.  L'UEFA sapeva che io come presidente della Juve stavo lavorando a qualcosa di diverso: è un lavoro collettivo di 12 squadre, non di una sola persona. 12 club hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per 11 di quei club. Penso di non aver sentito la parola Superlega tanto quanto oggi. Quello che pensiamo è che la struttura del governo non è adatta allo scopo. Non penserei ai prodotti alternativi, ma a come si gestisce l'industria".

FIDUCIA - "In tanti pensano che io abbia tradito la loro fiducia? Rappresento una famiglia che possiede la Juventus da 99 anni, quando incontro qualcuno per strada non mi dice nulla di ciò e anche qui dentro nessuno me l’ha fatto notare. Forse lo spagnolo che ha parlato prima (Tebas, ndr) pensa che io abbia tradito la sua fiducia"

RIFORME - "Il compromesso non è una scelta ormai, c'è bisogno di riforme più profonde. Un organo monopolistico è in grado di guidare un business come quello del calcio? Penso di no".

PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SUPERLEGA - "Aspetterò che la Corte di Giustizia europea si pronunci"

SCIOGLIERE LA UEFA? - "Sosterrò una governance trasparente e aspetterò che il Consiglio di giustizia europeo dica se l’attuale istituzione è idonea"

JUVE - "Se la vedo tra cinque anni in Champions? Vedo la Juve giocare nella principale competizione europea".