PRIME MISURE - "Le discoteche - ribadisce Miozzo, come si legge sull'Ansa - devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c'è nulla da fare. Le aggregazioni di massa sono devastanti - aggiunge - impossibili da gestire". Ci sono però degli interessi economici e migliaia di lavoratori da tutelare. "Ci rendiamo perfettamente conto - dice - e per questo servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perché parliamo di un settore troppo a rischio".
SULLA PUNTA DELLO STIVALE - E subito si fa sentire la governatrice della Calabria Santelli che ha firmato un'ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all'aperto o al chiuso. La decisione è stata presa ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19 , riferisce un comunicato, "in accordo con il Governo nazionale e dopo aver interloquito con i ministri della salute e degli affari regionali, Francesco Boccia e Roberto Speranza". Il divieto decorre dalla data di pubblicazione della presente Ordinanza e fino a tutto il 7 settembre 2020, ovvero a data antecedente qualora la curva dei contagi dovesse ritornare ad un livello compatibile con un rischio basso di trasmissibilità del contagio".