SENSAZIONI DA PADRE - "Non ero mai stato a San Pietroburgo in passato e ho scoperto un gioiellino di città: è un po' Venezia e un po' Parigi, soltanto più fredda. Poi è molto pulita, ordinata, moderna: bellissima. Ma sono contento soprattutto perché ho visto Claudio felice e soddisfatto della sua nuova avventura. Lo hanno accolto alla grande".
SENSAZIONI DA PROCURATORE - "Non ho rimpianti. Tre anni fa Claudio sarebbe potuto andare altrove a guadagnare di più. Nel 2017 ha detto no al Milan che gli offriva un ingaggio doppio perché il suo desiderio era quello di chiudere la carriera nella Juventus, la squadra del suo cuore. Nel calcio le cose cambiano: capisco la decisione della dirigenza bianconera di voler ringiovanire la squadra. Un po' di nostalgia c'è da parte di Claudio e sarebbe strano il contrario, fosse ancora alla Juventus probabilmente sarebbe l'uomo più felice della Terra".
CHAMPIONS - "Mio figlio ed io rimaniamo i primi sostenitori della Juve, non ci perdiamo una partita. Speriamo di festeggiare la Champions come nel 1996: da tifosi. Claudio, poi, ha tanti amici nello spogliatoio: con la vecchia guardia è in costante contatto, soprattutto con Barzagli".
17 AGOSTO - "La telefonata di Claudio, a cui avevano appena comunicato la situazione: ero in vacanza in Val d'Aosta e mi sono precipitato in sede".
MAROTTA - "No, il suo addio mi ha stupito. Marotta sarebbe il dirigente ideale per riorganizzare il calcio italiano".
MARCHISIO IN BLU - "Mi ha riportato all'anno di Empoli. Claudio sta lavorando duro per riconquistare un posto nell'Italia. Detto questo, sono sincero: non vederlo in bianconero mi fa effetto, però poi io sono prima di tutto suo padre e la priorità per un papà è vedere il proprio figlio sereno. Il blù è strano, ma poi penso che con lo Zenit ha collezionato 5 presenze e un gol in un mese e non fosse stato per l'influenza della scorsa settimana non avrebbe saltato nemmeno le ultime due gare. Magari, restando alla Juventus, lo stesso numero dipartite le avrebbe disputate in un anno".
ALLO STADIUM - "Un incrocio in Champions mi piacerebbe, in futuro. Però mi auguro che un giorno Claudio abbia l'occasione di poter salutare allo Stadium i tifosi della Juve, a cui è ancora legatissismo".
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