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"Locatelli alla Juve magari si farà in estate", lo disse Stefano Castelnovo, agente di Manuel Locatelli, nel gennaio scorso e ora vede avverarsi questa profezia. Una lunghissima trattativa tra Juventus e Sassuolo, con l'agente protagonista insieme a Cherubini per la Juve e ai dirigenti del Sassuolo Giovanni Carnevali e Giovanni Rossi. Con alcuni retroscena, raccontati così a Tuttosport: "Due mesi? (risata). È da un anno e mezzo, in realtà, che abbiamo cominciato a lavorare e trattare per portare Manuel in bianconero. Già Paratici avrebbe voluto Locatelli. Poi Cherubini, in questo mercato, è stato bravo a portare a termine l’operazione. E non è stato uno scherzo, tutt’altro: Carnevali si è confermato un ottimo venditore.  REGALO ALLA JUVE - Chi pensa che Carnevali abbia regalato Manuel alla Juventus forse ha letto male il comunicato ufficiale e i dettagli dell’affare. Realizzare un’operazione di questa portata, quasi 40 milioni, in un momento drammatico a livello economico per tutto il mondo - e in modo particolare per il calcio italiano - era tutto tranne che semplice. 
 
AFFARE - Alla fine siamo tutti soddisfatti, si è trovato il miglior compromesso possibile. Manuel ha esaudito il sogno che aveva in testa, la Juventus ha centrato il primo obiettivo che aveva in lista per questo mercato e il Sassuolo ha messo a bilancio la vendita che voleva fin dall’inizio. 
 
PREFERENZA - Manuel, anche dopo il mancato trasferimento della scorsa estate, come preferenza per l’Italia ha sempre continuato ad avere la Juventus. Siamo stati tutti determinati nel volerlo accontentare. Temuto che potesse saltare tutto? Sinceramente, no. La Juventus ha sempre voluto Locatelli e Cherubini, che si è dimostrato un abile e paziente negoziatore, fin dal giorno del suo insediamento a capo dell’area sportiva bianconera è stato chiaro con noi: Manuel è la nostra priorità e presto o tardi lo prendiamo. 
 
ARSENAL - Il club inglese e il Borussia Dortmund non sono stati gli unici a interessarsi a Manuel, ma lui aveva la J in testa (risata). 
 
SVOLTA - Quando la Juventus negli ultimi giorni di trattativa ha accettato il prestito con obbligo - e non il semplice diritto di riscatto che diventa obbligo in caso di Champions League - che il Sassuolo considerava una priorità al pari della valutazione complessiva tra i 35 e i 40 milioni. Quando Cherubini ha accettato la formula dell’obbligo, cosa che inizialmente non era in programma, l’affare si è sbloccato. Sembra un dettaglio, ma non lo è. E soprattutto è una dimostrazione in più dello sforzo che la Juventus ha compiuto per assicurarsi Manuel. 
 
CONTRACCOLPO - No, assolutamente. Manuel non è più un ragazzino di 18 anni e lo ha confermato all’Europeo, dove ha dimostrato grande personalità. Come ho detto a lui: hai voluto a tutti i costi la Juventus, adesso inizia l’avventura. Il giorno della firma era felice, ma distrutto... È stata un’attesa lunga». 
 
MESSAGGI DA LOCATELLI - Cinquanta, cento? Non lo so, ho perso il conto. L’importante è essere arrivati al traguardo: abbiamo festeggiato con un aperitivo in centro a Torino. Le vittorie sudate danno ancora più soddisfazione. E devo ammettere che anche per me è stato gratificante accompagnare Manuel in sede a firmare. Ho incrociato anche il presidente Agnelli e il vicepresidente Nedved. Alla Continassa ho percepito una sensazione fortissima: oltre che super organizzata, la Juventus ha una fame pazzesca di successo. 
 
SOGNI - Scudetto, Champions e Mondiale. 
 
TRA 10 ANNI - Alla Juventus. Manuel ha tutto per poter diventare un passo alla volta, e attraverso lavoro, sacrificio e umiltà, una bandiera di questo glorioso club. Gli esempi a cui ispirarsi sono accanto a lui.