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Dal rinnovo con la Juventus alla crescita come top player europeo, fino ad arrivare all'interesse delle big spagnole: tutti i temi riguardanti Paulo Dybala sono approfonditi in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport dal suo agente, Pierpaolo Triulzi. Che confessa come la firma sul contratto che lega il giocatore ai bianconeri fino al 2022 sia stato frutto di "un lavoro lungo, complesso, che alla fine ha realizzato le nostre aspettative". 

RINNOVO - "Devo ringraziare anche la Juventus, in particolare l’amministratore delegato Marotta, con cui ho lavorato per circa dieci mesi per arrivare alla firma. Quanto Paulo ha voluto la Juve e la Juve ha voluto Paulo? Questo rinnovo per me è stato un segnale molto importante della Juventus ai suoi tifosi e alle altre squadre, perché ancora una volta ha dimostrato quanto stia costruendo una società di top player. Ma è stato anche un messaggio importante di Dybala ai tifosi. Paulo è felice, come lo è la sua famiglia, di questa scelta e lo dimostra partita dopo partita. Con la Juve è cresciuto e continua a farlo ogni giorno. Se c'è stato un momento in cui ho pensato che non si sarebbe arrivati all’accordo? Sono rinnovi molto complessi, con tantissime variabili. Se dicessi che è stato tutto facile direi una bugia. Ma posso sicuramente dire che è sempre esistita la volontà comune di arrivare all'accordo. E così è stato. Per Paulo è il riconoscimento di tanti sacrifici che fa da quando ha iniziato a dare i primi calci al pallone: fatemelo dire, è un ragazzo che merita tutti i risultati che sta avendo".

BARCELLONA E REAL MADRID - "Paulo è il miglior talento che esiste in questo momento in Europa, subito dietro a Messi e Ronaldo. Ritengo una cosa abbastanza normale che l'interesse su di lui sia stato molto alto ed è ovvio che molte squadre si siano interessate a lui seriamente. So che i retroscena sono il pane di chi fa il vostro lavoro, ma io amo la riservatezza nel mio lavoro: però se scrivete che Paulo lo voleva mezza Europa, scrivete il vero. Ma abbiamo scelto la Juve ed è contento di essere un giocatore della Juventus perché con la Juve vuole vincere tutto. Anche il Pallone d’Oro". IL PARAGONE CON MESSI - "Sono suggestioni mediatiche, ci stanno, le lasciamo a voi. La doppietta contro il Barcellona? L'ha festeggiata in famiglia, come sempre. Che è la cosa che più gli piace".

SOLIDARIETÀ - "Le iniziative benefiche di Paulo a favore dei bambini? E' fondamentale che si facciano cose per chi non ha avuto la tua stessa fortuna. Paulo è un campione anche in questo è davvero un ragazzo di cuore, pieno di cose belle, che pensa molto agli altri, a chi ha bisogno di aiuto a chi soffre. Ricordo che a Palermo andava di sera a distribuire cibo ai senzatetto e senza farsi pubblicità. Il gesto, il giorno di Pasqua, per me è stato straordinario: scegliere di passarla con i bambini malati del Regina Margherita è stata una cosa che mi ha commosso. Ma come le visite agli orfanotrofi a Malta e all'ospedale per bambini in Australia. Lui è fatto così e sta anche pensando di far nascere una sua Fondazione".