commenta

La morte di Diego Armando Maradona, avvenuta ieri nel pomeriggio italiano, ha suscitato un clamore planetario fatto di messaggi di cordoglio commossi da parte di tutto il mondo del calcio e non solo. Però c'è anche chi nei media di casa nostra è andato controcorrente. Come Giuseppe Cruciani, che nella sua 'Zanzara' ha affermato sarcasticamente: "All'improvviso la morte di Maradona surclassò il Covid come importanza mondiale." per poi aggiungere, attribuendo le parole a David Parenzo ma mostrando poi di approvare tale linea di pensiero: "Non si può piangere un cocainomane, è uno che ha distrutto la sua vita e non è un esempio". Su Rete4 invece Giampiero Mughini ha fatto un discorso più ampio e meno ostile: "È morto a 60 anni, ma era sfatto, frantumato. E disperato da anni. Le sue ultime immagini sono raccapriccianti dal punto di vista umano, e lo dico con commozione. Era un essere sfatto dalle sue abitudini. E d'improvviso lo facciamo santo? Ma no, ma no. Era un grandissimo atleta, un figlio del secolo, drammatico e contraddittorio".

LO SDEGNO - Oltre che gli utenti del web, queste dichiarazioni hanno avuto come conseguenza la dura reazione di Cristiana Sinagra, madre di Diego Armando Maradona junior. La Sinagra, ospite da Barbara D'Urso, ha detto: "Ho sentito persone in televisione come il signor Cruciani e il signor Mughini fare delle dichiarazioni davvero vergognose. Io mi rendo conto che siamo un paese democratico e ognuno di noi ha la libertà di pensiero, però la libertà di pensiero deve essere accompagnata dal rispetto per il dolore. Questa gente non conosce Diego, io l’ho vissuto, ho avuto un figlio e l’ho visto da padre. Chi non conosce Diego, chi non conosce la sua grande umanità, il grande cuore, la grande fragilità non può permettersi di parlare. Lo difenderò fino alla morte. Non c’è sensibilità, non c’è rispetto per chi soffre, per i figli".

Ascolta "Colpo di Tacconi: 'Dybala, la sua storia a Torino è finita. Juve non interessata a tenerlo'" su Spreaker.