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Ancora Lele Adani, ancora contro Allegri. Alla BoboTv, l'ex giocatore ha parlato così commentando la vittoria dei bianconeri a San Siro: "La Juventus ha giocato per lo 0-0. Vi va bene? Perché questo è quello che è accaduto. La Juve è arrivata a San Siro per fare 0-0 alla nona di campionato. Per me Allegri è perfetto perché è credibile, perché è seguito, perché è confermato, è riuscito non si sa come a ribaltare un "vincere è l'unica cosa che conta", perché lui vive per fare 0-0. Tanto è vero che non ha vinto un titolo questi due anni".

EPISODI - "Un allenatore che vive per mettere a 20 minuti dalla fine Vlahovic e Chiesa, ecco perché la Juve gioca per vincere lo Scudetto. Fare lo 0-0 a San Siro con Vlahovic e Chiesa a 20 minuti dalla fine stabilito in partenza può portare a vincere 1-0. C'è l'espulsione di Thiaw, il miracolo di Szczesny anche a Bergamo, c'è tutto questo cioè vivere di episodi. Parata, traversa, riga, grande partita a Bergamo. Se perdeva 1-0 sarebbe stato da linciare, però così si costruisce l'episodio come il tiro di Locatelli deviato".

ALLEGRI PERFETTO - "Oggi Allegri è perfetto per questo Paese, per la Juve, per la sua concezione comunicativa, per l'Italia, per dove viviamo, per una parte che ancora crede a certe cose. Quindi io non solo non lo biasimo, ma non trovo più interessante il dibattito, devo concentrarmi su altro. Anzi, comincia quasi simpaticamente a farmi sorridere, ma lo prendo proprio come persona perfetta in un contesto che se accettato da altri va benissimo anche a me".

NON ESISTE - "Milan-Juve è una partita che sulla carta non può esistere. Perché? Perché il Milan ha appena chiuso il bilancio in positivo di 6 milioni. In questo percorso che inizia da Maldini, il Milan ha ammortizzato i costi, valorizzato il capitale, conquistato la Champions e in un'edizione ha centrato la semifinale, e vinto uno scudetto. La Juve continua a mettere centinaia di milioni di euro e da quando è tornato Allegri non si è neanche mai avvicinata a un titolo. Quindi Milan-Juve non si gioca mai, si gioca per regolamento. Vanno in campo e quando analizzi i percorsi che hanno portato a giocare quel Milan-Juve, a meno che uno è stato su Marte, non può paragonarmi Bremer a Thiaw o Locatelli e Rabiot a Musah e Reijnders, o Vlahovic e Chiesa in panchina ai titolari del Milan. La Juve non può mai partire per un posto che sia inferiore al primo. Questo va detto perché se no non onorate la giustizia. E se non onorate la giustizia siete perfetti per l’Italia, vi mettete la maglia dell’Italia e vi spalancano la porta ovunque".

MENTALITA' - "La mentalità di questo Paese è 'andiamo via pianino che poi il gol lo faccio', non c'è quella spensieratezza di fare calcio 90'. L'idea era che prima o poi la partita la vincevano, secondo me non è il modo di pensare giusto, ma siamo in Italia dove c'è un certo tipo di cultura. Questo tipo di cultura non ha pagato negli ultimi due anni: Inter e Juventus erano le più forti negli ultimi anni e non hanno vinto. È una mentalità che non paga e che poi non ti puoi mettere alle spalle quando vuoi, tant'è che staccano l'interruttore contro Bologna e Sassuolo e hai cinque punti in meno che pesano. Va però detto che l'Inter ha vinto 7 partite su 9 che sono tante. Secondo me rimane molto consapevole della sua forza, sapendo di avere tante competizioni e di dover gestire le forze. L'Inter io la vedo superiore, più profonda e favorita per vincere il campionato. Ovviamente a bocce ferme, poi c'è da andare in campo".