La squadra di Andrea Pirlo, al quale Andrea Agnelli ha giustamente ribadito la fiducia, procede lungo il suo percorso con una certa fatica e avvolta da una penombra che non le si addice. L’unico a irradiare lampi di luce è Cristiano Ronaldo. Quando anche lui, per vari motivi, non riesce a collegarsi con la sua dinamo la Juventus piomba nel buio. In ogni caso la ”solitudine” di CR7 appare evidente.
Manca chi porta la luce. L’uomo che riesce a illuminare la scena, per se stesso e per i suoi compagni, senza intermittenze. Vox populi invoca lo sdoganamento di Nicolò Fagioli dalla Under e il suo reclutamento in pianta stabile nella prima squadra. Il ragazzo appena ventenne è sicuramente bravo. Di lui Pirlo dice che ”ha il calcio nella testa”, proprio come affermava Lucescu parlando del futuro tecnico bianconero che esordì nel Brescia a sedici anni. Ma nessuna storia è mai identica a un’altra. Fagioli non è Pirlo e gettandolo nella mischia ora sarebbe come staccare dal ramo della pianta un frutto ancora acerbo e pretendere che sia dolcissimo. Eppure nella Juventus l’uomo in grado trasformare, con i suoi acuti, l’atmosfera da piano bar in quella da concerto esiste. Si chiama Paulo Dybala. Attualmente è ancora fermo ai box. Non solo, è reduce da un calvario piuttosto pesante. Prima una depressione dovuta a motivi personali. Poi il Covid 19 che non passava. Infine il misterioso dolore a un ginocchio le cui cause sembrano essere state fortunatamente individuate dalle ultimi indagini cliniche eseguita a Barcellona secondo le quali non sarebbe necessario un intervento chirurgico.
Se così fosse, come ci si deve augurare, Dybala potrebbe tornare in scena per questo finale di stagione che non è ancora del tutto compromesso. L’ennesima occasione propizia per il campione argentino il quale a questo punto della sua storia in bianconero dovrebbe sentire forte dentro di sé anche l’esigenza di rispondere a tutti coloro che si sono variamente scagliati contro di lui definendolo “imbelle”, “presuntuoso” e “fuoco di paglia”. Non dovrebbe essere poi così complicato per lui completare questa missione con la quale lui si riapproprierebbe della sua dignità di fuoriclasse e la Juventus tonerebbe ad avere una luce che la illumina.