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Era l'8 dicembre 1985. 36 anni fa esatti, a Tokyo, la Juventus vinceva la Coppa Intercontinentale contro l'Argentinos Juniors, ottenendo per la prima volta un titolo mondiale. 
Dopo una prima frazione senza reti, nella ripresa la partita si accende con una rete di Ereros, ma al 62' una combinazione tra Platini e Serena, atterrato in area, offre ai bianconeri la possibilità di pareggiare su rigore, realizzato proprio da Le Roi, che pochi minuti dopo si vede anche annullare uno straordinario gol acrobatico: iconica la reazione del francese, rimasto a terra in una posa emblematica "copiata" anche da Paulo Dybala poco più di un mese fa nel match contro lo Zenit, in un simbolico omaggio al giocatore che aveva appena superato nella classifica dei gol segnati con la maglia della Vecchia Signora. Tornando al 1985, la finale di Coppa si anima ulteriormente negli ultimi minuti con il nuovo vantaggio degli argentini, firmato da Castro, a cui risponde Laudrup all'82' con un gol che consente ai bianconeri di andare ai tempi supplementari e, a seguire, ai rigori: decisiva, ancora, la trasformazione di Platini, eletto miglior giocatore della partita. 
Una giornata straordinaria, rimasta nella storia della Juventus e del calcio italiano: con quella vittoria la squadra di Trapattoni divenne infatti il primo club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali della confederazione di appartenenza, mentre Scirea e Cabrini furono i primi giocatori a vincere tutte le competizioni UEFA per club dell'epoca (record condiviso con lo stesso tecnico). Leggendari.