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C'è anche un po' di Juventus in testa alla classifica marcatori della Champions League. A portare alta la bandiera bianconera è Alvaro Morata, che con sei gol divide il primo posto con Haaland, Neymar e Rashford (che non può più migliorare perché il Manchester United è uscito dalla competizione). Lo spagnolo è in buona compagnia, ma se vuole migliorare ancora domani servirà un'inversione di marcia rispetto alle ultime prestazioni.

A DIGIUNO - Una svolta che nella conferenza di oggi ha chiesto anche Andrea Pirlo: "Deve solo far gol". Pare facile, direte voi. Eppure Alvaro aveva abituato bene i tifosi della Juve: 13 reti e 10 assist in 27 partite stagionali, poche settimane dopo dal suo arrivo ha fatto accomodare in panchina Paulo Dybala prendendosi tutte le copertina della nuova Juve targata Pirlo. Senza contare l'ultima gara con l'Inter nella quale è rimasto in panchina, Morata è a digiuno da quattro partite: "In questi momenti tende a buttarsi giù" ha aggiunto l'allenatore; magari con la musichetta della Champions si riprende, aggiungiamo noi.

BOMBER D'EUROPA - Perché Morata è il bomber d'Europa. Oggi come ieri, quando nel 2014-15 trascinò la Juventus di Massimiliano Allegri con 5 gol portandola fino alla finale, poi persa contro il Barcellona. Era la prima stagione in bianconero, quella in cui dopo un primo periodo di rodaggio riuscì a prendere il posto da titolare di Llorente diventando la spalla ideale per Tevez. Quell'anno Morata segnò all'andata e al ritorno nei gironi contro il Dortmund e in semifinale col Real Madrid, mettendo la firma sulla qualificazione alla finale nella quale andò in rete ma fu inutile. In quella stagione Pirlo era un compagno di squadra, oggi è il suo allenatore e sa che quando Morata sente la musichetta della Champions si trasforma.