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4-2-2. No, non è uno strano modulo inventato da Massimiliano Allegri, bensì la combinazione dei numeri che descrivono in maniera molto sintetica ma eloquente il mese di aprile della Juve, che si chiuderà domenica con il match in casa del Bologna. 4, nello specifico, sono le sconfitte (come anche le gare di fila senza successi); le altre cifre, invece, indicano pareggi e vittorie, queste ultime arrivate contro Verona e Sporting Lisbona all'Allianz Stadium, entrambe per 1 a 0, "di corto muso". E anche da questo punto di vista i numeri sono abbastanza allarmanti: 5 i gol segnati, uno solo da parte di un attaccante (Moise Kean contro i gialloblù, quasi un mese fa) e ben tre frutto di flipper in area (i due di Adrien Rabiot e quello di Federico Gatti in Europa League). 7, invece, le reti incassate, a dimostrazione che qualche "sbandata" si è registrata anche in difesa.

L'ULTIMO IMPEGNO - Il mese da incubo, come anticipato, si chiuderà tra poco più di 48 ore sul campo del Bologna. La Juve ha bisogno di una scossa, e ne ha bisogno adesso, prima di entrare nel vivo della doppia sfida contro il Siviglia che può ancora regalare una grande soddisfazione, quella di poter disputare la finale di Europa League che darebbe un senso a una stagione oltremodo travagliata. Questo aprile, insomma, non sarà di certo salutato con dispiacere dal popolo bianconero. Che spera quantomeno di chiuderlo degnamente, per poi ripartire senza più fermarsi.