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Dopo aver toccato il fondo, non si può che risalire. E’ questo l’insegnamento colto nella stagione 2015-16 dalla Juventus, sprofondata a -11 dalla vetta in un disastroso pomeriggio del 28 ottobre. Undicesimo posto, un incubo troppo brutto per essere vero, per una squadra reduce da quattro scudetti consecutivi e una finale di Champions League. In quell’occasione, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, il Sassuolo riuscì a imporsi sui bianconeri di Allegri - rimasti in dieci per oltre 45 minuti dopo l’espulsione di Chiellini nel primo tempo - con un gol su calcio di punizione di Sansone. Fu però da quel crollo che cominciò una rincorsa storica, quasi impensabile, culminata con il quinto titolo di fila: perché, per citare un famoso film di superereoi, “cadiamo per imparare a rimetterci in piedi”.