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Tre anni fa, allo Juventus Stadium, andava in scena un nuovo capitolo del "Tevez show". Contro il Parma di Donadoni, nella sfida valida per l’11 giornata di ritorno di Serie A, l’attaccante argentino mise da subito in mostra tutto il suo strapotere tecnico e fisico. Prima, al 25’, superando in progressione i poveri Felipe e Paletta e depositando con un guizzo il pallone alle spalle di Mirante. Poi, dopo appena sette minuti, approfittando della respinta dello stesso Mirante sul tiro di Vidal per firmare il raddoppio personale.

A poco servirà il gol dell’ex da parte di Molinaro nella ripresa, soprattutto dopo l’espulsione dell’altro ex Amauri, vera e propria pietra tombale sulle ambizioni di rimonta dei crociati. La Juventus di Conte non accenna così a fermare la propria corsa, che terminerà a maggio con lo scudetto dei record: 102 punti conquistati in un solo campionato. Ma con un Carlos Tevez in questo stato di forma (19 gol alla stagione d’esordio in maglia bianconera) anche un’impresa del genere sembrò quasi naturale.