Non si tratta dunque di un processo immediato, bensì di un percorso lungo e che necessita di tante fasi, da quelle dolenti ad altre più gioiose. Per questo il 2024 delle giovanili bianconere si potrebbe vedere come un trampolino, che per portare a grandi salti deve saper andare giù nel modo giusto.
Gioia e sofferenza: il 2024 della Next Gen
L'anno della Next Gen si è dipinto di tanti volti e sfumature. La squadra ha infatti vissuto tanti momenti diversi tra loro, proprio per questo è stato un anno totale. Già, perché il finale della stagione 2023/24 ha visto i bianconeri vincere più della metà delle partite a disposizione, con un cammino ai playoff che si è interrotto solo contro la Carrarese vincitrice (senza mai perdere tra andata e ritorno). Allo stesso modo, però, è inevitabile constatare un vero e proprio crollo nella seconda parte dell'anno: l'inizio del campionato in corso è stato difficilissimo per la Juve, che con 4 vittorie si trova in zona playout. Il ritorno di Brambilla sembra aver ridato una scossa, ma non è stato semplice salutare una figura importante come Paolo Montero.
La grande vittoria del 2024 della Next Gen, però, è la crescita: basti pensare che ben 19 giovani sono stati convocati almeno una volta dalla prima squadra. Ma non è tutto qui. Perché tra questi 19 giocatori diversi sono rimasti in pianta stabile: stiamo parlando di Yildiz, Savona e Mbangula. Tra i protagonisti bianconeri, inoltre, troviamo Lorenzo Anghelè, uno dei giocatori più importanti in entrambe le stagioni, mentre Semedo e Owusu stanno diventando sempre più centrali nella rosa di Brambilla. Insomma, la Next Gen ha vissuto un anno senza dubbio complesso, e l'augurio per il 2025 è che si completi la risalita iniziata nelle scorse settimane.
Ripartenza verso il futuro: Il 2024 della Primavera
Cammini e storie diverse, ma la rivoluzione ha toccato anche la Primavera. Ciò che rimane, però, è proprio la crescita di cui vi abbiamo parlato all'inizio. I bianconeri allenati da Montero hanno faticato nella scorsa stagione, raccogliendo 5 vittorie in 19 partite, mentre la prima parte di stagione con Magnanelli ha visto un cambio di passo deciso. La Juventus Primavera ha infatti vinto 14 partite su 25, e al momento si trova in sesta posizione in campionato, nella zona playoff. Il percorso dei ragazzi bianconeri, però, non passa solo dai numeri, bensì dalle esperienze: il 2024 ha visto esordire Diego Pugno in Serie A, unico giocatore della Primavera a riuscirci in tutto l'anno. A osservarlo dalla panchina a Lecce c'erano anche i compagni Pagnucco e Montero, protagonisti assoluti nella squadra di Magnanelli, ma ci torneremo.
Dopo la gestione di Montero, inoltre, diversi giocatori sono passati in Next Gen, come Mancini (ora infortunato), Gil Puche e il sopra citato Owusu. Chi si è messo invece in evidenza in questa prima parte di stagione è Gianmarco Di Biase, capocannoniere bianconero che ha mandato un grande segnale dopo il brutto infortunio della scorsa annata. Oltre al numero 14, anche Vacca e Biliboc hanno mostrato di essere in crescita, lanciando messaggi importanti per il futuro.
Il settore giovanile vola in tutte le categorie
Una menzione importante, infine, va fatta per il lavoro del settore giovanile bianconero. La Juventus è infatti prima in classifica in tutte le categorie dall'under 13 all'Under 17, con Under 14 e 15 che sono ancora imbattute a fine anno. Proprio dall'Under 17 è stato promosso a inizio stagione in Primavera il difensore classe 2007 Niccolò Rizzo, convocato anche da Thiago Motta in occasione di Juventus-Bologna.
I giovani sono la vera chiave del nuovo progetto della Juventus, e la crescita di questi ragazzi può rivelarsi un aspetto decisivo per l'intero ambiente bianconero.
