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Un anniversario triste quello che ricorre oggi per la grande famiglia della Juventus. Era il 14 luglio 1935, infatti, quando l'allora presidente della società bianconera Edoardo Agnelli morì a soli 43 anni per le conseguenze di un grave incidente aereo: l'erede di Giovanni, fondatore della FIAT, stava rientrando da Forte dei Marmi a bordo di un idrovolante di proprietà del padre, quando durante l'ammaraggio all'idroscalo i galleggianti del velivolo urtarono un tronco vagante sullo specchio d'acqua finendo per far ribaltare il mezzo. Rimasto inizialmente illeso, Agnelli perse la vita in un secondo momento quando, nell'alzarsi in piedi nell'abitacolo, fu colpito alla nuca dall'elica ancora in movimento, in un impatto che non gli lasciò scampo. Fu sotto il suo mandato da presidente, durato dodici anni, che la Vecchia Signora divenne la stella del calcio italiano con la vittoria di sei campionati nazionali in un decennio, di cui cinque consecutivi, nonchè una delle migliori squadre europee dell'epoca. Fu sempre Edoardo Agnelli, inoltre, a imprimere al club un nuovo modello gestionale, con rinnovati criteri manageriali, inaugurando quello che a posteriori sarebbe stato chiamato "lo stile Juventus".