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L’editore trentino Luigi Reverdito aveva giocato d’anticipo e un libro sui 100 anni del connubio Agnelli – Juventus lo aveva già pubblicato e distribuito nell’ottobre del 2022, praticamente 8 mesi prima che scattasse lo storico anniversario. Purtroppo l’uscita del volume – scritto da Italo Cucci e Nicola Calzaretta e corredato con le splendide foto di Salvatore Giglio – coincise con la burrascosa vicenda dell’inchiesta Prisma e questo frenò mica poco diffusione e vendite di una pubblicazione meritevole senza dubbio di un migliore riscontro da parte del pubblico juventino, per la qualità dei testi e del materiale fotografico.

E allora, ad un anno di distanza, Reverdito ci riprova e lo rilancia in libreria nella tipica versione elegante dei libri da collezione: non più quella cartonata, ma rilegata e interamente patinata. Un’edizione-deluxe disponibile a partire dal prossimo 15 ottobre. Titolo: 1923/2023 AGNELLI JUVENTUS La famiglia del secolo.

Si parte con la prefazione niente meno che di Alessandro Del Piero, seguita da quello di Fabio Capello, per poi partire col racconto di Cucci e Calzaretta di questa lunga, affascinante e unica storia di una grande famiglia dell’imprenditoria torinese così appassionata di calcio da a farsi una squadra tutta sua e, con quella, andare a fare incetta di trofei, in Italia e all’estero.  Un amore totale per la Juventus passatosi come un testimone di generazione in generazione, dal padre ai figli  fino ai nipoti, e che non è ancora finita, e probabilmente non finirà mai. Forse perché, come scrivono appunto Cucci e Calzaretta, “non può esserci una Juve senza Agnelli, così come non può esistere un Agnelli senza la Juve”

Un secolo di indissolubile connubio, o come lo definirono ancor meglio Giovanni e Umberto “un legame di sangue”,  che il lettore può ripercorrere nell’altrettanto centinaio di foto che riempiono le oltre 250 pagine del libro, dall’immancabile panchina di corso Re Umberto dove i liceali del D’Azeglio fondarono la Juventus ai giorni nostri. In mezzo troverete di tutto: dai primi dagherottipi che ritraggono il senatore Giovanni Agnelli e il figlio Edoardo, colui da cui tutto iniziò, alle tantissime dell’Avvocato. Lo troviamo spesso al campo d’allenamento o nello spogliatoio, in tribuna col fratello Umberto o con Kissinger , seduto sulla panchetta di  Villar Perosa, o insieme all’immancabile Giampiero Boniperti oppure mentre discute con Platini (uno dei suoi pupilli) o scherza con Trapattoni e Del Piero. Una foto più bella dell’altra.

Tantissime sono poi  quelle di campo e di tutti i più  celebri giocatori che indossarono la maglia bianconera, dal primo grande capitano Carlo Bigatto artefice del primo scudetto 1925/26 all’ultimo che ha alzato la coppa del campionato, ovvero Giorgio Chiellini, transitando da Mumo Orsi fino a CR7.

Si chiude con Andrea, ritratto da bambino insieme a papà Umberto e già a contatto con la squadra sul campetto della famigliare Villar, eppoi insieme al cugino John e agli allenatori coi quali centrò il record dei 9 scudetti consecutivi. Quei primati per i quali gli Agnelli vanno fieri. Perché, come diceva il nonno, “una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio”. Spetterà ora al cugino Elkann portare avanti questa tradizione, che è anche parte integrante (e nemmeno marginale) della storia del calcio italiano.