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Nicolò Fagioli è tornato a calcare il rettangolo verde di gioco dopo la squalifica di sette mesi per calcioscommesse. Le qualità del giocatore non sembrano essersi arrugginite nel periodo forzato di stop, l'ex Cremonese non ha perso quel tocco palla e quell'invettiva che nella passata stagione l'avevano trasformato in un titolare per la Juventus. Spalletti ha deciso di includerlo nei 26 che andranno in Germania, il CT azzurro ha grande stima e fiducia nei confronti del bianconero. E anche Thiago Motta sembra intenzionato a puntarci. La radice comune? Il ruolo di regista che andrà ad occupare il giocatore, anche se potrebbero esserci delle differenze.
 

Un lavoro "alla Lobotka" con la casacca azzurra


Luciano Spalletti con il Napoli aveva proposto una squadra aggressiva che però non poteva fare a meno di un vertice basso che fungesse da regista. In quel caso il ruolo era ricoperto ottimamente da Lobotka, grande invenzione dell'attuale CT dell'Italia. Visione di gioco e lettura nei movimenti senza palla, qualità che lo stesso Fagioli ha nel suo repertorio.

Al Napoli Lobotka scendeva a prendere la palla tra i difensori e poi smistava la sfera o sulle corsie laterali oppure sulla mezzala che arretrava. Viene dunque facile pensare che Fagioli ricoprirà lo stesso ruolo di Lobotka, con il giocatore pronto a rifinire la palla su terzini, esterni o magari cercando la fisicità della punta. In una intervista rilasciata a IlBianconero, Davide Bianchessi (primo allenatore di Fagioli) si era espresso positivamente sul ruolo da regista per Fagioli, collegandolo al discorso della grande visione di gioco del giocatore. 
 

Similitudini con Thiago Motta


Dalla prossima stagione sulla panchina bianconera siederà Thiago Motta. L'ex tecnico di Genoa e Spezia è intenzionato a puntare su Fagioli per il centrocampo bianconero, anche qui nel ruolo di regista. Nell'idea di Motta, Fagioli andrebbe a ricoprire il ruolo di Locatelli, che tornerebbe così a fare la mezzala. Con la maglia della Juventus si è già visto Fagioli in azione con Bologna e Monza. Qualità nel gestire la sfera, ma anche nel creare la superiorità. 

Rispetto al lavoro da regista con Spalletti (Lobotka era statico in mezzo al campo), Fagioli potrebbe avere più libertà di interpretazione con Thiago Motta allenatore. Un regista più libero di alzare il proprio raggio d'azione, dettando magari i tempi all'interno della metà campo avversaria, vedasi la proiezione offensiva contro il Monza, culminata con la traversa. 


 

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