SEGNALE - Sì, perché Meunier poteva lasciare la Francia già la scorsa estate. “Sarei potuto approdare al Chelsea nell’ultimo giorno di mercato”, confessa il talento di Sainte-Ode ai microfoni di Belgian TV: “Ma non ho voluto farlo, sto bene al PSG”. Una nuova dichiarazione d’amore per il proprio club, che nasconde però a fatica un malessere già manifestato a più riprese: “Ero consapevole del fatto che avrebbero comprato un altro terzino destro, ma non avrei mai immaginato che fosse Dani Alves. Non sapevo cosa pensare, sarei forse rimasto in panchina tutto il tempo?”. Ulteriori segnali lanciati da un giocatore che si è dimostrato decisivo anche nelle poche occasioni avute a disposizione (tre gol e due assist nelle 7 presenze in Ligue 1).
CONCORRENZA - Classe ’91, Meunier rappresenta un’ipotesi importante per raccogliere l’eredità di Stephan Lichtsteiner sulla fascia destra della Juve. L’ex Bruges è un vecchio pallino della dirigenza bianconera, che l’ha monitorato più volte anche in questa stagione tramite i propri osservatori. Non c’è però da sottovalutare la concorrenza, che vede ancora muoversi la Premier League: dopo lo snobbato Conte, è Mourinho ad aver messo nel mirino Meunier per il suo Manchester United. Senza considerare un Real Madrid che mai come quest’anno si è trovato nella necessità di migliorare le corsie difensive. Dal Belgio è arrivato un nuovo indizio: questo Meunier deve giocare, la Juve deve affrettarsi.