PRIMO TEMPO - La partita del fantasista di Carrara è stata letteralmente divisa in due. La prima parte splendida, sontuosa, condita dal primo gol in bianconero e dall'assist per il raddoppio di Higuain. Una prestazione da esterno 'mascherato' che entrava dentro al campo creando diversi grattacapi alla difesa del Gasp. E' stato lui il grande artefice del vantaggio bianconero all'intervallo sebbene dopo la prima mezz'ora l'ex Viola abbia iniziato ad abbassare i giri perdendo definitivamente intensità nella ripresa quando ha mostrato perché deve ancora crescere per diventare uno dei cardini di questa Juventus.
RIPRESA - La ripresa di Bernardeschi è stata di tutt'altro tenore rispetto al primo tempo. La difesa della Dea gli ha preso le misure anche giocando sporco con i vari Palomino e Caldara. Bernardeschi si è rinchiuso nel suo rettangolino offensivo non riuscendo a creare altri pericoli per la difesa per la Dea e, cosa ancor più grave, 'dimenticadosi' di difendere quando la pressione dei beragamaschi si faceva più insistente. La rete del pareggio di Cristante è la fotografia esatta di cosa manca ancora a Bernardeschi per diventare 'uno da Juve'. Gomez si infita tra lui e Lichtsteiner, trova tempo e spazio per mettere dentro un cross perfetto che Cristante spedisce in rete con un terzo tempo degno di LeBron James. Quel cross di Gomez, alla Juve, non deve neanche partire. Allegri pretende che gli esterni d'attacco siano efficaci in entrambe le fasi. Attacco e difesa hanno la stessa importanza e anche se un gol aiuta a rubare applausi e titoloni sui giornali, una chiusura fatta al momento giusto non è altrettanto appariscente ma è di sicuro ugualmente utile. Prima dell'inizio del match di ieri sera Bernardeschi era ancora un corpo estraneo alla Juve, oggi non lo è più sebbene, ancora, non sia ancora l'esterno che Allegri si aspetta. Non a caso Pjaca la scorsa stagione è stato fatto giocare con il contagocce: la sua scarsa attitudine a difendere, infatti, non ha mai convinto al 100% Max Allegri. Bernardeschi, come la Juventus, dovrà prendere la partita di Bergamo come una lezione. Gol e giocate non bastano se poi non si difende nei momenti di difficoltà. Ieri sera Bernardeschi l'ha imparato sulla sua pelle. Servirà anche questo per diventare, in futuro, un punto di riferimento per la Vecchia Signora.
@lorebetto