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La partita speciale di Pjaca: in cerca di conferme contro ciò che poteva essere
RIMPIANTI E AMBIZIONE - La risposta a questa domanda potrebbe essere meno semplice di quanto si pensi. Tempo fa, a un tifoso rossonero che lo prendeva in giro per il suo scarso impiego, Pjaca ha risposto, in sostanza, che è meglio fare panchina alla Juve che giocare titolare al Milan. Sarà ancora così? In rossonero, probabilmente, sarebbe titolare inamovibile, già stellina, mentre in bianconero ancora c'è da faticare. Bisogna crescere, imparare, sacrificarsi. Tutto è più difficile. E nei momenti peggiori il rimpianto avrà bussato. Ma se c'è l'ambizione di entrare davvero nella lista dei migliori, la sofferenza juventina è il modo migliore per farlo.
LA STRADA PER L'AFFERMAZIONE - Pjaca corre, lotta, vuole spaccare il mondo a ogni occasione. Anche quando gli vengono concessi appena dieci minuti. Tutto per conquistare la fiducia di Allegri, per lanciare un messaggio importante: io ci sono e sono pronto. L'adattamento al calcio italiano prosegue, faticoso come lo è per tutti i giocatori che la Serie A l'hanno vista solo in televisione, ma lui ce la sta mettendo tutta. E se continuerà a correre e non si arrenderà, la prossima volta che il Milan tornerà allo Stadium potrebbe essere protagonista dall'inizio. Senza discussioni e con la fiducia di tutti sulle spalle.
@Edosiddi
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