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La Juventus arriva al derby d'Italia dopo giorni di polemiche e di vittorie. Le tensioni (interne ed esterne) sembrano funzionare da carburante per i bianconeri che, fra i rumors di Dagospia e le boutade di Sarri, fra le provocazioni di Allegri e le decisioni di Lichtsteiner, arrivano al match con i nerazzurri dopo tre vittorie di fila senza subire gol, fra campionato e Champions

Vediamoli dunque, i tre duelli top della settimana bianconera (con i relativi vincitori e perdenti), prima puntata di questa nuova rubrica de ilBiancoNero.com: Juventus Fight Club.

1) SARRI VS MAGLIA GIALLA - Dopo Napoli-Juve 0-1, Maurizio Sarri polemizza: "Speravo di morire prima di vedere un Napoli-Juve grigi contro gialli. Mi ha fatto male, come penso abbia fatto male a tutti quelli della mia generazione che è cresciuta con le figurine e con l’attaccamento ai colori". 

Sarri sbaglia, per due motivi: 1) perché la scelta è stata tutta del presidente De Laurentiis, il marketing, per intenderci, non c'entra nulla. Avendo vinto contro il Milan usando la maglia grigia (quella sera Sarri non si scandalizzò...), DeLa ha deciso, per scaramanzia, di proseguire sulla stessa linea anche contro la Juve, che ha dovuto adeguarsi utilizzando la maglia gialla; 2) Sarri forse non ricorda bene la storia: mentre la maglia grigia è una novità recente (di marketing) per il Napoli, la maglia gialla (e blu) ha un valore storico per la Juventus (guarda la GALLERY dedicata). E' la maglia con i colori di Torino, è una maglia che la Juve ha utilizzato per la prima volta negli anni '80, è la maglia con la quale la Juve ha vinto anche una finale di coppa europea (la Coppa delle Coppe del 1984 contro il Porto, con il grande Gaetano Scirea come capitano). 

PERDE: SARRI; VINCE: LA MAGLIA GIALLA DELLA JUVE.

2) ALLEGRI VS TIFOSI NEGATIVI - Dopo Olympiacos-Juve 0-2, Allegri attacca: "I tifosi juventini hanno troppo negatività, pensano sempre di perdere le finali. Intanto andiamoci e giochiamocela anche perché andare in finale di Champions non è facile. Devono essere più positivi". 

Allegri ha parzialmente ragione: è vero che raggiungere due finali di Champions in tre anni è un traguardo importante, soprattutto in aggiunta a tre scudetti e tre Coppe Italia di fila. Ed è anche perdonabile averle perse contro avversari del calibro di Real Madrid e Barcellona, le squadre migliori dell'ultimo decennio. 

Allegri però dovrebbe chiedersi anche da cosa derivi la 'negatività' di tanti tifosi della Juve (forse della maggioranza). La Juve vince, è vero, ma raramente convince anche sul piano del gioco. La Juve ha una mentalità poco europea: in finale ci arriva e negli anni '80 e '90 ha vinto in Europa e nel mondo. Ma non ha mai avuto l'Europa come primo obiettivo e non ha mai avuto un atteggiamento dominante a livello continentale. Ogni anno società e allenatore indicano come primo obiettivo il campionato, poi l'Europa. E' colpa dei tifosi negativi? 
   
PERDE: ALLEGRI; VINCONO: I TIFOSI 'NEGATIVI'. 

3) MAROTTA VS LICHTSTEINER - Stephan Lichtsteiner non vorrebbe lasciare la Juventus a gennaio. Il club bianconero, invece, è pronto a rescindere il suo contratto a sei mesi dalla naturale scadenza. Ma come? Quando Licht voleva andarsene (estate 2016), gli fu impedito. Nella stagione 2016-17 lo svizzero venne prima escluso dalla lista Champions, per poi essere inserito nella seconda fase, con tanto di rinnovo fino al 30 giugno 2018. Stagione 2017-18: Lichtsteiner resta ancora fuori dalla lista Champions e, in vista del mercato di gennaio, la Juve vorrebbe che si trovasse un'altra squadra (un finale alla Evra, per intenderci). Lui, dopo tutti questi tira e molla, rifiuta: ha ragione lui.      

PERDE: MAROTTA; VINCE: LICHTSTEINER.