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Tre indizi fanno una prova e anche se la Juventus si appresta a vincere il suo settimo scudetto consecutivo, in questa stagione non sono mancati gli episodi di tensione con i tifosi che in più di un'occasione hanno mugugnato di fronte ad alcune prestazioni dei bianconeri. Gli indizi del rapporto non solidissimo tra i calciatori e l'ambiente è confermato anche dalle parole rilasciate nelle ultime ore da Sami Khedira e Stephan Lichtsteiner. "Non ci aiuta neanche l’ambiente, è talmente abituato bene a vederci vincere che si aspetta che vada sempre così", ha dichiarato ieri sera lo svizzero dopo aver ufficializzato il suo addio al termine della stagione. 

TROPPI MUGUGNI - Dello stesso tenore anche le dichiarazioni di Sami Khedira“I tifosi sono eccezionali ma ci sono anche giorni nei quali si vorrebbe esser sostenuti di più. Contro il Milan siamo stati fischiati, in quel momento ero arrabbiato perché non lo meritavamo. Se allo stadio regna un’atmosfera negativa anche l’avversario se ne accorge e prende coraggio. Io comunque sono uno che dà tutto per la maglia, così ho zittito i critici”. Proprio dopo la partita contro il Milan sia Allegri che Buffon avevano difeso Khedira di fronte alle telecamere, bacchettando i tifosi (tutte le dichiarazioni nella gallery).

FISCHI - Oltre a Khedira anche Sturaro è stato vittima di qualche mugugno del pubblico dello Stadium che si è fatto sentire anche all'intervallo del match di ieri contro il Bologna. Nonostante le dichiarazioni distensive del giorno successivo, anche il faccia a faccia tra i tifosi e la squadra dopo la sconfitta contro il Napoli non deve aver giocato in favore del rapporto tra i tifosi ed i calciatori che giunti al termine della stagione, e con l'obiettivo scudetto ormai a portata di mano, si sono tolti qualche sassolino dalle scarpe. Il fatto che proprio Khedira e Lichtsteiner abbiano affrontato l'argomento, forse, la dice lunga anche sul futuro dei calciatori. Lo svizzero lascerà certamente la Juve, Khedira ha ammesso di essere attratto dalla Premier, ma questa è un'altra storia.

@lorebetto