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Kean tra i migliori giovani al mondo: ora deve dimostrarlo
UN SOLO GOL – Nove presenze un gol. E’ questo lo score di Kean nella sua prima stagione ‘tra i grandi’ anche se, di fatto, l’attaccante nativo di Vercelli ha passato tutta la passata stagione aggregato alla prima squadra della Juventus. Pecchia ha fiducia in lui, gli concede sempre almeno uno spezzone di partita ma fino a questo momento Kean non sta rendendo come la Juve si aspettava. Certo, il contesto non è dei più semplici. Il Verona è tra le candidate alla retrocessione, il gioco latita e la classifica ancora di più. Vero anche che a 17 anni Kean ha già segnato due gol in Serie A (uno con la Juve e uno con il Verona) e che è difficile pensare che un 17enne possa trascinare un’intera squadra verso la salvezza.
FUTURO JUVE – In casa Juve, però, speravano che dopo la prima esperienza in Serie A il calciatore potesse essere più pronto al grande salto in maglia bianconera. Se così continueranno a stare le cose difficilmente la società accetterà di tenerlo in gruppo per la prossima stagione. A fine anno i bianconeri faranno le considerazioni del caso con Mino Raiola che stravede per il suo pupillo. In estate il buon Mino aveva cercato di portare Kean via dalla Juve in prestito mentre il Psv aveva offerto addirittura 7 milioni per prendere il calciatore a titolo definitivo. La Juve, giustamente, non se n’è voluta privare ma ora si aspetta un Kean che riesca a tenere fede alla fama che in questa prima parte di carriera si è guadagnato.
ESEMPI - Moise ha di fronte a sé centinaia di esempi, positivi e negativi, che possono ispirare la sua giovane carriera. I suoi gol forse non basteranno a salvare il Verona ma gli serviranno certamente per far capire alla Juve che lui non è un calciatore qualsiasi. In pochi hanno le qualità che servono per potersi definire ‘predestinati’ e Kean ha mostrato di poter bruciare le tappe ed entrare nel calcio che conta anche da teenager. Riconoscimenti come quelli d Four Four Two devono essere un punto di partenza e non di arrivo, uno stimolo positivo e non una pressione eccessiva. Kean ha il futuro in mano, deve giocarsi bene le sue carte per sé e per la Juve altrimenti rischia di fare la fine del suo idolo più grande, Mario Balotelli, che poteva essere il volto del nuovo calcio italiano e invece non ha fatto altro che bruciarsi una possibilità dietro l’altra finendo per lottare nel campionato francese tra l’Europa League e il centro classifica. La Juve è un’altra cosa.
@lorebetto
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