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Juve e Spinazzola: tutti i motivi della reciproca convinzione
I MOTIVI DI LEO - No, i soldi non c'entrano. O almeno non sono il fattore preponderante. Spinazzola vuole la Juve perché, razionalmente e lucidamente, sa che è un treno che passa una volta nella vita. In questo preciso momento storico ai bianconeri serve un esterno con le sue caratteristiche, lui è reduce da una stagione eccezionale ed è in rampa di lancio come non mai: unendo i puntini viene fuori uno Spinazzola bianconero. E perdere quest'occasione potrebbe tormentarlo a lungo. Soprattutto se si considera che il biglietto del treno è già stampato. In più c'è da considerare il fattore crescita: con la Juve può misurarsi con i migliori, allenarsi anche con i migliori e diventare ancora più completo come professionista e come calciatore. L'ideale, all'alba del Mondiale. Anche un rischio in tal senso, perché per forza di cose all'Atalanta avrebbe un ruolo motlo più da protagonista, ma il classe '93 ci crede.
LA CONVINZIONE DELLA JUVE - Sponda Juve, la domanda è altrettanto valida: perché ci si è bloccati su Spinazzola, dando vita a uno scontro complicato con l'Atalanta? In primis perché piuttosto che investire altrove, si preferisce riportare a casa un talento di proprietà; poi c'è un fattore da considerare: è italiano e per la Juve questo non è mai un dettaglio da sottovalutare. Conosce la storia del club e conosce le qualità che servono per emergere in bianconero, a maggior ragione considerando che con la maglia della Vecchia Signora ci è cresciuto. Sotto l'aspetto puramente tecnico, invece, è la duttilità a fare la differenza. Spinazzola potrebbe giocare su entrambe le fasce, in difesa o più avanti. Quattro o sei ruoli da coprire: in un calcio come quello di oggi non è un dettaglio.
@Edosiddi
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