La Juve si prepara ad archiviare definitivamente la pratica Scudetto. Basterà, per così dire, battere il Crotone o magari in ultima istanza ottenere gli ultimi punti necessari all'ultima giornata contro il Bologna. Da tempo, in ogni caso, sembra solo una questione di tempo. E con il sesto leggendario scudetto in bacheca, poi ci sarà chi dovrà passare alla cassa: il Chelsea ad esempio. Perché con la vittoria del tricolore scatterà formalmente una delle opzioni che renderanno il diritto di riscatto al termine del prestito triennale di Juan Cuadrado, un obbligo dall'effetto immediato. Un'operazione questa che farà magari scuola, cervellotica solo sulla carta ma di fatto equivalente ad un acquisto con pagamento rateizzato che possa permettere di facilitare un'eventuale plusvalenza grazie ad un processo di ammortamento che partirebbe da una cifra ben più bassa di quella realmente pagata. L'operazione parla di un prestito oneroso di 5 milioni l'anno su base triennale con riscatto fissato ad una cifra di 25 milioni, cui andrebbero scalati le quote già versate in precedenza per il prestito: in questo caso il riscatto sarebbe di 20 milioni, cui aggiungere strada facendo fino a 4 milioni di bonus per il raggiungimento di risultati sportivi individuali e di squadra. A bilancio da luglio risulterà un acquisto di 20 milioni, nei fatti Cuadrado sarà costato però 25 milioni più 4 di bonus, cui aggiungere anche il milione e mezzo versato nel 2015 per il precedente prestito.
MA LI VALE? - Alla fine quindi per Cuadrado la Juve avrà speso 26.5 milioni più 4 di bonus. Esattamente quanto, euro più euro meno, si era rifiutata di spendere prima dell'addio di Conte forse anche perché non ancora nelle condizioni di spendere tutti quei soldi per un solo giocatore. Ma la domanda a questo punto è un'altra: vale 30 milioni? Cuadrado è stato a intermittenza determinante soprattutto in questa stagione, ma di fatto è stato un titolare per appena tre mesi. E il colombiano ha inciso in termini di gol e assist, molto meno dell'anno passato seppur le sue tre reti siano state fondamentali (contro Lione, Inter e Sampdoria). La svolta al 4-2-3-1 è nata anche per renderlo qualcosa di più di una semplice arma da utilizzare a partita in corso, nella fase decisiva della stagione ecco che però Allegri gli ha preferito la coppia Barzagli-Dani Alves. Ora la Juve lo riscatterà, completando un investimento da trenta milioni: tanti, forse troppi per quella che a tutti gli effetti è una riserva. E sotto traccia aumentano sempre più le voci che lo avrebbero già visto chiedere chiarimenti sul proprio ruolo in futuro, perché una terza stagione da riserva di lusso non la vorrà vivere nemmeno alla Juve.