
Higuain insoddisfatto: Allegri, cosa ti inventi adesso?
PIPITA SENZA GOL - Punto primo: Higuain vive per il gol ed è soltanto con il gol che può autodefinirsi come campione di livello internazionale. Quelle reti che “sono come il ketchup”, per citare una famosa massima pronunciata da van Nistelrooy alle orecchie dello stesso Pipita: ci sono momenti in cui non arrivano, ma quando si sblocca il “tubetto” eccoli piovere a cascata. La fortuna deve però essere agevolata con il lavoro in campo e una posizione il più efficace possibile. Arriviamo così al punto secondo: uno come Higuain non può arretrare costantemente sulla trequarti per ricevere la palla. “Se gioco vicino alla porta faccio gol”, ha ribadito Gonzalo dopo il match contro il Chievo, aggiungendo che nel ruolo disegnato per lui da Allegri “perdo energie per segnare”. I tempi dei 36 gol in Serie A sono passati e probabilmente mai rimpianti dall’ex top player del Napoli (“Preferisce vincere i trofei”, hanno annunciato in coro i compagni di spogliatoio, da Asamoah a Douglas Costa): eppure, la frustrazione per essersi trasformato a tratti in un giocatore “normale” - uno che aiuta la squadra con tanto lavoro sporco e che magari deve attendere sei partite per sfondare la rete - traspare chiara dalle parole del centravanti bianconero. L'allenatore, dalla sua, ha tentato di chiudere la questione con malcelato fastidio ("Ha ragione, per fare gol bisogna stare vicino alla porta"), salvo poi ribadire la necessità di una crescita collettiva da parte della squadra.
MAX, COSA TI INVENTI ORA? - Vero è che una tale gestione di Higuain sembra praticamente impossibile da mantenere per Allegri. Il tecnico livornese, durante le sue tre stagioni e mezza sulla panchina della Juventus, ha ormai fatto dei cambi in corsa e delle rivoluzioni tattiche una piacevole abitudine. Dall’iniziale 3-5-2 di “contiana” memoria al 4-3-1-2 della prima finale di Champions, per poi arrivare al 4-2-3-1 e da ultimo il 4-3-3: svariati moduli e altrettante armi tattiche, per sfruttare sempre il meglio dai giocatori a disposizione. Servirà una svolta simile anche per il Pipita, ma la sfida appare forse più complicata delle precedenti. Soprattutto per la rinnovata abbondanza di esterni d’attacco regalata dallo scorso mercato estivo: Douglas Costa e Bernardeschi, ma anche l’ultima versione di Mandzukic, sembrano aver bisogno di un lavoro massacrante del centravanti per poter incidere al meglio con gli inserimenti in area avversaria (come visto nell’occasione del gol dell’ex Fiorentina a Cagliari). D’altra parte, l’insubordinazione di Higuain ha prodotto un risultato impossibile da ignorare. Il numero 9, dopo l’ennesima partita di corsa, all’88’ di Chievo-Juve ha avanzato improvvisamente il proprio raggio d’azione proponendosi in area. Un lampo, un gol. Altro che regista offensivo...
Max, cosa ti inventi ora? Nella nostra gallery, ecco tutte le versioni possibili di Higuain.
@mcarapex

Higuaín centravanti nel 4-2-3-1 di Benitez: è questa la prima versione del Pipita in Serie A, da unico attaccante davanti ad una trequarti composta da Pandev (o Insigne), Hamsik (o Mertens) e Callejón.

Higuaín prima punta nel 4-3-1-2 di Sarri: il primo Napoli del tecnico toscano vede il Pipita agire in coppia con Mertens, con Insigne nel ruolo di trequartista (ruolo che nel suo Empoli era ricoperto da Saponara).

Higuaín centravanti nel 4-3-3 di Sarri: l’evoluzione definitiva degli azzurri, con il Pipita al centro e Callejón-Insigne (o Mertens) ai suoi lati.

Higuaín prima punta nel 3-5-2 di Allegri: alla prima da titolare con la Juve, contro il Sassuolo (10 settembre 2016), l’argentino fa coppia con Dybala nel tandem d’attacco bianconero e segna la sua prima doppietta a Torino.

Higuaín prima punta nel 4-3-1-2 di Allegri: esperimento provato contro l’Atalanta nella scorsa stagione (3 dicembre 2016). In questo caso, il Pipita è al fianco di Mandzukic, con Pjanic nel ruolo di trequartista.

Higuaín centravanti nel 4-3-2-1 di Allegri: una sorta di ‘albero di Natale’ visto l’anno scorso nella sfida di campionato al Bologna (8 gennaio 2017). Dybala-Pjanic alle spalle del Pipita, che in quel match siglò una doppietta.

Higuaín centravanti nel 4-2-3-1 di Allegri: è il Pipita del modulo ‘a cinque stelle’, punta di diamante dell’attacco completato con Cuadrado, Dybala e Mandzukic.

Higuaín prima punta nel 4-4-2 di Allegri: la versione anti-Napoli vista in questa stagione al San Paolo (1 dicembre 2017). Il Pipita punisce di nuovo la sua ex squadra agendo in coppia con Dybala.

Higuaín centravanti nel 4-3-3 di Allegri: è il Pipita visto a partire dalla sfida contro l’Inter (9 dicembre 2017). E’ il vero ‘regista offensivo’ della Juve, ai suoi lati si muovono Mandzukic e Cuadrado (ma il ruolo di ala è stato ricoperto nelle rotazioni anche da Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi).
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