A volte il calendario fa strani scherzi. Così il 2017 di Moise Kean si concluderà con la partita più attesa fin da quando si è trasferito in prestito al Verona, quella che lo vedrà opposto alla sua Juve. Il primo millennial della serie A e della Champions League, il più giovane esordiente di tutti i tempi in bianconero, questa sera potrà confrontarsi contro quello che spera possa essere il suo futuro ancor più che il suo passato. “Sarà una bella sensazione per noi, ma soprattutto per lui. La Juve sta facendo bene, questa sarà soprattutto una partita dove potrà mettersi in mostra. Come si sente? Lui è sempre tranquillo, in questi giorni si è gestito per bene e non vede l'ora di giocare”, ha raccontato a ilBiancoNero.com Giovanni Kean, fratello di Moise.
Come sono stati i mesi precedenti al prestito?
“Si era ben inserito, giocando tanto e bene in amichevole e nei tornei estivi. Non aveva preferenze per qualche compagno in particolare, tutti sembravano averlo preso a cuore anche se forse con Dybala e Douglas Costa aveva un feeling particolare”.
Scelta giusta quella del prestito?
“Sì, a Verona sta maturando tantissimo. E molto lo si deve all'incredibile lavoro di Mino Raiola. È lui il vero fenomeno, lo criticano in tanti ma solo perché non lo capiscono o non lo conoscono per davvero. Da fuori qualcuno poteva pensare che un prestito al Verona servisse a poco, invece fin qui è stato gestito nel migliore dei modi e sta anche imparando a soffrire”.
Come si trova a Verona?
“Con Pecchia si trova benissimo, così come con tutta la squadra. Sono andato ogni tanto a seguire gli allenamenti del Verona, è un ambiente dove ognuno ci mette l'anima. Sono tutti molto uniti e determinati, un po' di sfortuna ha fin qui fatto la differenza”
Il futuro di Moise?
“Se fa quello che sa fare, luminoso. Sa che più dei gol contano i risultati e le prestazioni, speriamo possa accumulare più presenze possibili ma mi chiedo chi possa fin qui vantare questa continuità in serie A alla sua età”.
E la Juve?
“E' convinto che potrà diventare un giocatore importante per la Juve, ma sa che dipende tutto da lui e che non bisogna avere fretta”.