SECONDI IN CLASSIFICA – “Per fortuna, la mia avventura qui in Argentina sta procedendo nel migliore dei modi. Abbiamo vinto in trasferta contro l’Argentinos Jr. e questo ci ha permessi di esser secondi in classifica alle spalle del Boca Juniors. Mi sono anche levato lo sfizio di trovare la via del gol qualche giornata fa (ride ndr). Abbiamo un buon gruppo, siamo ottimisti e stiamo lavorando bene”
DOPPIO EX – “Sarà una partita tosta quella di domani, soprattutto perché si gioca a Marassi. I padroni di casa hanno sempre vinto davanti al proprio pubblico e il derby vinto può dargli maggior carica. La Juve non ha fatto un grande inizio di campionato ma ora è seconda dietro al Napoli, mentre in Champions è alle spalle del Barcellona. E’ più facile riconfermarsi in Italia, perché in Europa ci sono squadre decisamente più attrezzate”.
L’EX COMPAGNO QUAGLIARELLA - “E’ un grandissimo giocatore, noi lo definiremo “mato” – tradotto in italiano pazzo – perché quel che tu non pensi, lui lo fa. Se sta bene può ancora essere devastante. Credo vivrà una partita speciale perché ha giocato nei bianconeri, ho la sensazione che potrebbe segnare a Buffon”.
PROTAGONISTI DEL MATCH – “Ho letto che Douglas Costa potrebbe partir titolare. Ha fatto un po’ di fatica all’inizio, è arrivato in una squadra che doveva ricominciare dopo la finale di Champions. Pian piano sta emergendo, si sta inserendo sempre di più e sta mostrando sempre più le sue qualità. Dybala ed Higuain? Se gli concedi spazio, possono segnarti sempre e da qualsiasi posizione. Sono campioni e hanno trascinato la Juventus verso i loro obiettivi”.
DE SCIGLIO – “E’ un grandissimo giocatore anche se non ho la possibilità di seguirlo tanto, ricordo quando giocava nel Milan. Stephan (Lichtsteiner ndr), da cui potrebbe imparare tanto, è più forte e per me è sempre un campione”.
GIGI NON TI ABBATTERE – “Mi è dispiaciuto tantissimo vedere Gigi fuori dal mondiale, così come ero triste per Barza e Chiello. Non si devono abbattere. Veder fuori gli azzurri è molto strano. Italia, Brasile e Argentina sono i paesi che devono sempre partecipare al mondiale”.
SCUDETTO E RICORDI – “Penso che la Juventus vincerà nuovamente il campionato. Sarei contentissimo e per me sarebbe una bellissima emozione poiché sono stato accolto benissimo e ho fatto parte del gruppo che ha vinto il primo scudetto. La mentalità di quella società è importante, l’allenatore (Conte ndr) aveva una cultura del lavoro che mi ha impressionato. Dovevi sempre vincere. A San Siro contro il Milan, quella dei famosi gol annullati di Muntari e Matri, abbiamo preso coscienza di quel che potevamo realmente fare. Il pareggio col Lecce ci poteva scoraggiare, ma spinti anche dal mister abbiamo preso consapevolezza. Era una squadra che lavorava bene e che correva tutta insieme, avevamo tante individualità come Pirlo e Vucinic, senza dimenticare Lichtsteiner, Barzagli, Matri e tanti altri. Il nostro segreto era quello di lavorare tutti uniti, l’obiettivo comune era quello di pensare al gruppo e non a noi stessi”.