E' IL MOMENTO PIU' DIFFICILE - La tensione massima, prima di domenica, si era probabilmente raggiunta il 28 ottobre del 2015. Dopo la sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, firmata da una punizione di Nicola Sansone, Buffon non si era contenuto e aveva richiamato i suoi all'impegno massimo per evitare altre simili "figure da pellegrini". Dopo quattro vittorie e tre pareggi nelle prime dieci partite di campionato, però, la Juventus rialzò la testa con 15 successi in fila e conquistò scudetto e Coppa Italia al termine della stagione. Molto meno il tempo utile rimasto oggi per ritrovarsi, anche se i bianconeri, nel caso dovessero vincere tutte le quattro partite rimaste contro Inter, Bologna, Roma e Verona, potrebbero comunque festeggiare il tricolore.
DA BALOTELLI A MADRID - Buffon, abituato a reagire a caldo e d'istinto a quanto gli accade in campo, è spesso stato protagonista di dichiarazioni al limite, che però gli riconoscono grinta e fame senza eguali nel calcio. A partire dagli sfoghi dopo gioie, vedi la semifinale di Euro2012, e delusioni, quale l'eliminazione dal Mondiale del 2014, con la Nazionale. Per arrivare alla rabbia provata per "colpa" della maglia bianconera, elevata ai massimi livelli da Buffon.
Tutte le sfuriate di Buffon, da Sassuolo a Madrid e al Napoli, nella nostra gallery dedicata.