I DIFETTI DI PAULO - Dopo un avvio di stagione da trascinatore e da goleador implacabile, Dybala si è un po' inceppato. I periodi in cui la palla non entra con facilità capitano, l'ha chiarito ancora una volta Allegri in conferenza stampa, e bisogna essere bravi a gestirli. Dybala, in questo, deve migliorare. Deve imparare a essere decisivo anche quando la giornata è palesemente storta, mettendosi al servizio della squadra. Uno come lui, infatti, anche se non al 100% può fare la differenza. Magari come uomo assist, fondamentale che la fame di gol sembra aver un po' offuscato: solo 1 in questo inizio di stagione. Pochino, per uno con la sua genialità. Bene i gol, quindi, ma il numero '10' deve imparare ad essere di nuovo dentro la partita per 95 minuti, con la grinta che la maglia della Juve richiede. A inizio anno ha mostrato di poterlo fare e i gol sono arrivati di conseguenza.
CECCHINO - Problemi a parte, che le punizioni stiano diventando quasi una sentenza è un dato di fatto. Con quel mancino mette la palla praticamente dove vuole e non è un'esagerezione dire che per le avversarie della Juve i calci di punizione siano diventati più pericolosi di un rigore. Tra lui e Pjanic c'è solo l'imbarazzo della scelta e in tal proposito la sfida è lanciata. Il bosniaco ha detto che in allenamento vince lui, ma Dybala non si rassegna. E poi c'è anche Del Piero da sfidare. Proprio lui, numero 10, che guida la classifica dei migliori punizionisti della Signora. In attesa dello scontro diretto, Paulo lancia segnali sul campo. Perché può fare di più, ma certe traiettorie rimangono meravigliose. E decisive.
@Edosiddi