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Da Martinez a Lemina ala... quando anche Marotta e Paratici fanno flop
RUOLI - Alcuni investimenti sbagliati sono stati fatti, frutto di una strategia non appropriata, non tanto di un nome sbagliato, e questo è riscontrabile in qualche situazione esemplare. Partendo proprio da Lemina e da Sturaro - già visto per necessità in quel ruolo e probabilmente l'unico adattabile in mancanza di alternative - per arrivare all'invenzione di Padoin in regia, visto ne periodo più nero della Juventus degli ultimi anni, all'inizio della scorsa stagione. Con Pirlo e Vidal partiti per altre destinazioni e Marchisio infortunato, Allegri aveva provato il Talismano in cabina di gestione per impostare il gioco, ma la sentenza è stata piuttosto secca: esperimento bocciato. Al termine del mese, all'ultimo giorno di mercato, arrivò Hernanes dall'Inter: un giocatore che per rapporto qualità-prezzo si potrebbe inserire nella lista che segue.
GIOCATORI - Rimarrano nella storia, anche per il loro aspetto molto folkloristico e per la poca incisività sul campo, che li ha fatti diventare delle mascotte, colpi come Anelka e Bendtner nel 2012/13. O ancora, giocatori come Rinaudo, Traorè, Motta e il Malaka Martinez, del cui contratto la Juventus si è liberata solo lo scorso anno. Anche se, a onor del vero, questi ultimi fanno parte del "periodo di rodaggio" del duo al comando delle operazioni bianconere. Ma qualche altro flop è passato da Vinovo: il già citato Hernanes e Lucio ne sono gli esempi.
Giocatori e strategie sbagliate possono condizionare la stagione, perchè nel momento più importante le alternative non devono mancare, e ora scarseggiano... Lo scorso anno, più o meno nello stesso periodo la Juve si presentò all'Allianz Arena con una formazione molto rimaneggiata, sfiorando il colpaccio. In quel caso non bastò il cuore, perchè proprio la mancanza di ricambi tradì un Allegri privo di Dybala e con Mandzukic a mezzo servizio. Così vicini all'impresa, ma fermati sul più bello: come una piramide a cui manca solo la punta, ma a cui improvvisamente cedono le fondamenta.
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