BONUCCI - I tifosi, ieri sera a San Siro, lo hanno fischiato con veemenza dopo una conclusione sbagliata da 30 metri, con qualcuno che ha addirittura inneggiato a un suo ritorno alla Juve, come più volte ribadito negli insulti costanti e ricorrenti sotto i suoi post su Instagram. Arrivato con i migliori auspici e con 42 milioni di cartellino addosso, osannato come la ciliegina sulla torta in un mercato ricco, è il capro espiatorio del fallimento rossonero. Il Capitano che affonda insieme alla sua nave, e che probabilmente dentro di sè qualche rimpianto già lo conserva.
CONTE - La Nazionale da protagonista, il primo anno in Inghilterra con l'incredibile vittoria della Premier League, e ora? E ora tutto cola a picco. I problemi della nuova stagione, in realtà, sono frutto del passato, in primis di quel caratteree burrascoso che ha interrotto anche la sua avventura bianconera. Adesso, però, è diverso: non è più lui a voler lasciare, o almeno non solo. Dall'Inghilterra si susseguono le voci di una separazione annunciata, se non imminente: ha perso il sostegno alcuni senatori e lasciato di stucco i dirigenti blues, stufi delle continue e ripetute scuse dopo pareggi e sconfitti. I messaggi in codice, diretti alla proprietà, non sono piaciuti, tanto che alcuni dirigenti per divertirsi avrebbero iniziato a scommettere sulla prossima giustificazione che l'allenatore italiano avrebbe consegnato alla stampa. Liti, screzi e la seconda peggior partenza di sempre nell'era Abramovich.
IL RETROSCENA - E pensare che una cena avrebbe potuto cambiare tutto. Secondo quanto raccolto da noi de ilBianconero.com, infatti, c'è un importante retroscena che lega questi due personaggi: quest'estate a Torino, Antonio Conte e Leonardo Bonucci si sono trovati per condividere una cena e parlare del futuro, prima che il difensore scegliesse i colori rossoneri. Tra i due c'è un rapporto solido e duraturo, che tra fine giugno ed inizio luglio ha ripreso vita proprio in questa cena. La proposta era chiara: Conte avrebbe voluto Bonucci al Chelsea, per sistemare il reparto a lui più caro, la difesa, e il centrale dal canto suo avrebbe dato il consenso al progetto, a patto che ci fosse un accordo tra i club. Ma l'offerta dall'Inghilterra non è mai arrivata, e così non se n'è fatto nulla.
Ora i loro destini si uniscono nuovamente, nei loro momenti difficili lontano dalla Juve. E pensare che una cena...