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La mattina del derby d'Italia, quando tutti aspettano soltanto il campo, Tuttosport cattura l'attenzione, sganciando la bomba. Antonio Conte all'Inter. Niente annunci, niente di già chiuso, ma una semplice intenzione fortissima. La voglia di Suning di portare a Milano l'uomo che, dopo aver risollevato la Juve dalle ceneri, ha saputo rendere il Chelsea una macchina quasi perfetta, che domina la Premier in barba a Mourinho, Guardiola, Klopp, Pochettino e Wenger.

LA SITUAZIONE - Gli emissari di Suning si sono già mossi. A Conte è stata recapitata una prima proposta di 11 milioni di euro, davanti a cui l'ex ct dell'Italia è rimasto comunque perplesso. Nessun problema, comunque, se 11 non bastano, eccone 15. Con la promessa di averne poi altri 400 per fare il mercato dei sogni. Mai nessun tecnico ha ricevuto una tale considerazione. Ovviamente Conte è sotto contratto con il Chelsea e Abrahmovic non ha nessuna intenzione di perderlo e, in caso di vittoria della Premier, all'orizzonte c'è un mercato di lusso anche con i Blues, per provare l'assalto alla Champions League.

PAROLE E NOSTALGIA - Come dovrebbe prendere un tifoso della Juve un eventuale Conte interista? Parlare di tradimento sarebbe eccessivo? Intanto, ricordando una sua dichiarazione risalente al 2013, per prima cosa è tutto tranne che impossibile. "Nel calcio siamo dei professionisti - aveva detto in tempi non sospetti -, quindi... Mai dire mai in tutte le situazioni, compresa quella di poter allenare l’Inter, per quel che mi riguarda. Anche perché ribadisco che sono tifoso della Juve, il primo tifoso, ma se dovessi allenare Inter, Milan, Roma e Lazio sarei il primo tifoso di quelle squadre e forse questo aspetto qualcuno non lo capisce oppure non lo vuole capire". E poi, Antonio sente un pizzico di nostalgia dell'Italia. Conoscendolo, però, ora avrà tenuto tutti in stand-by: ha una Premier da vincere. Se ne parlerà ad agosto.