E' difficile non voler bene a Buffon, anche se non si è tifosi della Juve. E non solo perché è un portiere immenso (il migliore di sempre, per chi scrive), per le emozioni che ha fatto vivere a tutti gli italiani con la maglia azzurra, per la passione che ha sempre mostrato nei confronti della nostra bistrattata nazionale. Di Gigi ci piacciono l'intelligenza, la capacità di non essere mai scontato, la personalità, l'umanità.
Stavolta, però, Buffon ha sbagliato tutto. Non durante la partita: ci sta di perdere la testa quando ti cancellano un sogno al 93', quando rendono vana un'impresa epica all'ultimo istante. E ci sta anche di non accorgersi che quell'intervento di Benatia su Lucas Vazquez era meritevole del rigore. Che si poteva anche non fischiare, per carità, e magari nell’area opposta alla Juve non sarebbe stato concesso, ma era comunque meglio concedere: il fallo non è indiscutibile e solare, però c'è.
Buffon ha sbagliato tutto dopo la partita. Non può dire: “Non si deve concedere un rigore al 93’ dopo che una squadra ha fatto un’impresa memorabile”. Cosa significa? Che chi gioca bene o benissimo può commettere falli in area senza che vengano fischiati? E’ una considerazione chiaramente senza senso, così come non ha senso sostenere: “Mi ha dato il rosso, forse senza sapere che non ho venticinque anni ed era la mia ultima partita”. Perché, alla gara d’addio si può fare e dire quello che si vuole? E Zidane alla sua ultima partita poteva prendere a testate Materazzi? Per non dire delle espressioni che Buffon ha usato riferendosi all'arbitro: animale, la pattumiera al posto del cuore… Mai sentito niente del genere.
La carriera internazionale di Buffon non è finita come lui e tutti noi sognavamo. A mente fredda, però, sarebbe giusto che si comportasse da uomo intelligente qual è. E chiedesse scusa a tutti, arbitro compreso, per quelle parole senza senso.
@steagresti