VI PRESENTIAMO PETRELLI - Elia Petrelli, classe 2001, ricorda motissimo il Pellegri che ha esordito già con il Genoa, anche se non ha lo stesso percorso. Alto, fisico imponente, è un attaccante in tutto e per tutto vecchio stile, ma che cerca di adattarsi alla modernità del ruolo. Abilissimo con entrambi i piedi, ha scomodato il paragone con Kean. Il motivo? I numeri spaventosi alla prima stagione alla Juve. Lui, infatti, arriva dal Cesena, con un. passato prima nel Savignanese, poi nella giovanili del Ravenna.
CHE STAGIONE - Con l'Under 16 11 gol in 14 presenze, ma come il suo stesso mister Sacchini ha dichiarato: "Basta uno sguardo per capire che è pronto per livelli più alti". E allora spalancate le porte dell'Under 17. Adattamento? No, non serve. 14 presenze, 13 gol, con una media di un gol ogni 70 minuti. Spaventoso. Per non farsi mancare nulla, poi, è arrivata anche la piccola consacrazione europea, con la Liam Brady Cup da assoluto protagonista contro i pari età di Arsenal, Bayern Monaco e Manchester United.
IL FUTURO - Certi numeri e certe prestazioni non possono passare inosservate e Petrelli ha attirato l'attenzione di tanti cacciatori di talenti. Il piano della Juve, ovviamente, è chiaro: blindarlo e farlo crescere. Il percorso dell'attaccante in bianconero, infatti, non è finito e può crescere ancora tanto. A Cesena l'impegno non era sempre al massimo ,soprattutto negli allenamenti. Alla Juve tutto è cambiato e i risultati si vedono. E non è da escludere che il prossimo anno giochi già con la Primavera. Esattamente come Kean.
@Edosiddi