NON COME SPINAZZOLA, IL PREMIO - Va subito chiarito che l'affare Caldara non è come quello che riguarda Spinazzola. L'esterno è in prestito biennale e per riportarlo a casa prima del previsto la Juve dovrebbe trovare un'intesa con l'Atalanta su nuovi parametri, perchè il contratto scade il 20 giugno 2018. Per il difensore centrale, invece, la questione è ben diversa: la Juve ha una clausola all'interno del contratto stipulato a gennaio, il momento dell'acquisizione del calciatore, da far valere qualora voglia portare Caldara a Torino con un anno d'anticipo rispetto al previsto. Sempre in questo jolly da giocarsi è previsto, però, un premio di valorizzazione a favore del club bergamasco, dell'ammontare di 4 milioni di euro. Qualora raggiunga nell'anno determinati obiettivi, o inferiore qualora venga prelevato preventivamente. Cifra bassa, ma comunque differente da 0.
PRIORITA' E DECISIONE - E' necessario segnalare, poi, che al momento la questione difensore centrale non è una priorità. E' vero che con l'addio di Bonucci si è perso un pezzo importante, per leadership, carisma e temperamento, ma è anche vero che le alternative ci sono, sia numericamente, che qualitativamente. La società bianconera, infatti, considera un surplus tutto ciò che corrisponde ad un investimento ulteriore nel settore. sia esso Caldara, Manolas o De Vrij, per citare alcuni dei nomi sulla lista del duo Marotta-Paratici.
IL COLPO - Attenzione, non si sta dicendo che la Juve non comprerà nessuno nel settore, ma semplicemente che, per il momento, vorrebbe insistere su altri obiettivi. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione - ilBianconero.com - la priorità è chiudere per Szczesny, Matuidi e Bernardeschi, e solo in seguito decidere. Ci vuole un grande colpo, e il settore più indicato sembra il centrocampo, troppo poco solido per resistere un'intera stagione con questi effettivi e per vincere tutto. Perchè l'obiettivo è sempre quello. Così, la Juve può dirottare i 40 milioni su un altro obiettivo, accantonare la questione difensore centrale e puntare forte su Mattia Caldara. Il classe 1994 è lì, pronto e solo da richiamare, per di più dopo un Europeo Under 21 giocato da protagonista. L'impressione, però, è che proprio per questo motivo i bianconeri possano temporeggiare, anche a lungo. Il futuro è ormai dietro l'angolo, ma la Juve non vuole ancora svoltare e forse aspetterà fino alla fine, prima di farlo.