LA VICENDA - Nel settembre del 2016 Aurier viene condannato a due mesi di carcere per aver insultato ripetutamente e aver tenuto un comportamento violento nei confronti di alcuni agenti di polizia all'uscita da una discoteca sugli Champs-Elysees, episodio accaduto nel precedente mese di maggio. Il 23 novembre successivo, Aurier è convocato per partecipare alla trasferta di Londra contro l'Arsenal valida per i gironi di Champions League, ma le autorità britanniche rifiutano di concedergli il visto e il classe '92 resta nella capitale francese. In seguito all'episodio si apre una controversia legale: il giocatore si è rivolto in appello dopo la condanna in primo grado, ma nel Regno Unito la decisione è stata ritenuta esecutiva. Aurier, comunque, comincia la procedura per ottenere il passaporto francese. La richiesta di naturalizzazione era già stata rifiutata nel 2011 da Claude Guéant, allora ministro dell'Interno, nonostante venga ritenuta possibile, in quanto è arrivato in Francia da minorenne ed è stato adottato dal cittadino d'oltralpe Michel Aurier.
LO SCENARIO - La procedura, però, richiede una lunga prassi prima di essere portata a termine e, che sia stata bloccata o meno, Aurier non avrà il passaporto francese in breve tempo. Motivo per cui, se la Juventus dovesse privarsi dell'ultimo posto utile per un extracomunitario, seguirebbe la pista che porta a Danilo del Real Madrid piuttosto che al giovane del Paris Saint-Germain. Il rinnovato interesse per Douglas Costa, però, dimostrato dall'incontro di ieri tra i vertici bianconeri e Giovanni Branchini a Milano, rende ancor più complessa l'idea Aurier. Mattia De Sciglio, in uscita dal Milan dopo l'arrivo di Andrea Conti, sembra a un passo dalla Vecchia Signora, che però vorrebbe tutelarsi pensando anche ad altri nomi sul mercato, come Kenny Tete, classe '95 dell'Ajax. Tutto considerato, l'affare Aurier non sembra più così vantaggioso per la Juventus. Né dal punto di vista del mercato, né dal punto di vista umano.